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La leggenda di Re Artù e della sua amata Etna

Laleggendadireartù- foto: Pixabay

La leggenda di Re Artù e le sue gesta eroiche arrivano fino a Catania e coinvolgono l’amata Etna, tra storia e magia ve la raccontiamo.

La leggenda di Re Artù, e la fata Morgana

Re Artù è un leggendario condottiero britannico che, secondo le storie e i romanzi medievali, difese la Gran Bretagna dalle invasioni degli Anglosassoni tra la fine del V secolo e l’inizio del VI. Ma tutti lo amano per i Cavalieri della tavola rotonda, e la storia dell’amore tra Lancilotto e la bella Ginevra.

Siamo ai tempi in cui i Normanni padroneggiavano in Sicilia (1061), dopo aver imposto la sua supremazia in Inghilterra. Così la regione italiana e quella inglese si sono legate tra storie e leggende il cui protagonista è il leggendario Re Artù, venuto in Sicilia per liberarla dai Normanni.

La leggenda racconta un Re Artù un pò diverso, sconfitto in battaglia per mano del figlio Mordrer, nato dal legame incestuoso con la sorellastra, la fata Morgana. Ed il Re ferito nel corpo e anche nell’orgoglio fu portato proprio dalla fata sull’Etna. In particolare la sua dimora fu posta proprio all’interno del vulcano più grande d’Europa.

La leggenda di re artu- alcuni Cavalieri- Foto:Pixabay
La leggenda di Re Artù, alcuni cavalieri – foto: Pixabay

La leggenda di Artu, secondo i siciliani

Secondo invece la tradizione popolare a portare re Artù sull’Etna non fu la fata Morgana, ma l’arcangelo San Michele. Tutto nasce sempre dall’incontro con Mordrer, ma durante il duello la leggendaria spada Excalibur riportò dei danni. A questo punto il re supplicò San Michele di esaudire il suo ultimo desiderio e di riparare la sua spada. Fu questo il motivo che spinse l’Arcangelo a portare Re Artù sull’Etna per utilizzare la lava per la riparazione.

Il re guerriero si innamorò perdutamente del paesaggio dell’Etna. Insieme alla fata Morgana, anche anche nella leggenda siciliana è presente, costruisce una reggia all’interno del cratere centrale del Vulcano. La leggenda racconta che re Artù sia ancora lì a protezione di Catania dalle devastazioni della lava. E quando lui si allontana per tornare nella sua terra, il vulcano gli fa un dispetto ed erutta lava e lapilli, fino al suo ritorno.

Etna strega la Nasa, foto di Giuseppe Vella
La leggenda di re Artù, l’Etna in eruzione -foto di itCatania

Dove andò invece fata Morgana?

La leggenda tramanda che la fata Morgana, dopo aver condotto suo fratello Artù ai piedi dell’Etna, rimase incantata dal clima e dalla bellezza delle terre etnee e dal mare stupendo, fino al punto di decidere di stabilirsi in profondità nel centro delle acque dello stretto di Messina. Qui avrebbe creato il suo più bello ed antico palazzo di cristallo.

Nella scienza invece esiste l’effetto Morgana. Si verifica quando, in seguito a particolari condizioni atmosferiche favorevoli, minuscole goccioline d’acqua rarefatte presenti nell’aria fungono da “lente d’ingrandimento”, specchiando il paesaggio siciliano nel cielo o nel mare della Calabria.

Tra storia e leggenda, lo spirito del leggendario Re si troverebbe ancora lì a proteggere la città di Catania dalla furia del Vulcano attivo più grande d’Europa che sovrasta la città. Così come la fata Morgana si trova ancora sui fondali dello stretto di Messina, entrambi legati a questa terra dall’amore e dalle gesta eroiche.

La leggenda di Re Artù e della sua amata Etna ultima modifica: 2022-11-01T08:00:00+01:00 da Cavaleri Francesca

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