La magia del Natale porta con sé in ogni parte del mondo simboli e tradizioni che si tramandano da generazione in generazione. Li vediamo in maniera indistinta da nord a sud, ma è solo andando indietro nel tempo che riusciamo a comprendere il loro vero significato, fortemente legato al luogo d’origine. Quali sono i simboli del Natale visti attraverso gli occhi del catanese? Scopriamo quali tradizioni antiche rivivono ancora oggi nei paese etnei nel periodo delle feste natalizie.
Come vivere il Natale a Catania e dintorni
Chi vive a Catania e dintorni sa bene che a Natale tutto si colora di luci, canzoni e soprattutto tradizioni. Tra presepi viventi che rappresentano gli antichi mestieri e novene natalizie a suon di zampogna, esistono anche diversi simboli che vogliono raccontare il Natale siciliano così come veniva vissuto un tempo. Solitamente sono i nonni che amano descriverlo alle nuove generazioni. Ma se così non fosse, nei paesi etnei si allestiscono caratteristici villaggi di Natale, dove ripercorrere le più belle tradizioni catanesi e far vivere il profondo significato della festività anche ai bimbi.
Caratteristica casa di Babbo Natale, agriturismo “Dolce Etna”, Sant’Alfio
Oltre alla casa di Babbo Natale, dove i più piccoli possono sedersi sulle gambe del loro beniamino e chiedere un dono per le feste, si può anche andare alla scoperta di usanze che catturano l’interesse praticamente di tutti, visitando laboratori degli elfi, Natale in fattoria e trenini polar express verso villaggi appositamente realizzati per vivere l’evento in modo ancora più magico.
Dal ceppo natalizio al vischio: le tradizioni più diffuse
La notte di Natale si festeggia la nascita di Gesù ed è con la luce che si vive questo momento in diversi paesi dell’entroterra siciliano. Si accende il cosiddetto ceppo natalizio proprio davanti alle chiese subito dopo la messa del 24 dicembre, per rendere omaggio al Messia e riscaldarsi accanto all’enorme falò intonando canti e preghiere.
La nascita di Gesù vissuta secondo tradizione
Lo sapevate che il vischio un tempo era il simbolo di pace usato nelle feste dalle popolazioni in guerra? Si racconta che nel periodo natalizio si stringevano la mano sotto questa tradizionale pianta in segno di pace, sospendendo ogni azione bellica. Da allora il vischio è diventato simbolo di amore e si è soliti baciarsi sotto le sue foglie proprio a cavallo tra Natale e Capodanno. Anche la frutta che caratterizza la Sicilia si offre per arricchire la simbologia tipica del Natale catanese. Arance e melograni sono entrambi parte della tradizione e diventano gli uni il simbolo della speranza e dello splendore, gli altri il simbolo di fertilità, abbondanza e prosperità. Ecco perché nei banchetti delle feste natalizie sono sempre presenti sulle tavole come ingredienti nelle pietanze o come augurio all’interno di ampie ceste in vimini.
Arance, simbolo di splendore e speranza
E tra le decorazioni ecco apparire il pungitopo, originariamente usato dalle famiglie siciliane come difesa per allontanare i topi dalle dispense. Oggi è considerato un colorato portafortuna, capace di allontanare ogni male. Natale si avvicina e con lui tornano come ogni anno i simboli amati dai siciliani che non sono andati perduti, da valorizzare e rinnovare per non dimenticare l’importanza delle tradizioni locali.