In questi tempi difficili, pieni di ingiustizie e terrore verso ciò che è ritenuto diverso, abbiamo bisogno di incontrare delle persone che ci mostrino una luce nuova, un nuovo modo di vedere il mondo che ci circonda. In special modo, il periodo natalizio è il momento migliore per legarci ai gesti, agli attimi fugaci che spesso solo l’estraneità di una persona può donarci.
La bontà d’animo di un uomo, un anziano signore di nome Aspanu, può farci intravedere (chissà) la via giusta da seguire per trascorrere un Natale attento alle piccole espressioni d’amore e alle semplici cose che la vita può donarci.
Aspanu: un venditore di amore e di serenità durante le feste
Chi era Aspanu? Un venditore di dolcetti, ma che in realtà regalava amore. Le sue ciambelline dolci (le ‘nciminati) sono diventate famose tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Si aggirava tra gli infiniti vicoli della Villa Bellini di Catania con sotto al braccio un ampio cestello, colmo di quei dolcetti tanto amati dai più piccini. “Picciriddi, chianciti, chianciti ca poi ‘u papà v’accatta i ‘nsiminati”, cantava l’anziano signore. Le sue parole elogiavano la dolcezza dei “bomboloni” di zucchero e delle ciambelline con il sesamo che vendeva, tentando di convincere il padre del bambino a comprare le sue deliziose leccornie. Tutti conoscevano Aspanu della Villa Bellini. Si racconta che fosse un uomo sopra i 45 anni, con la faccia rotonda e priva di barba, basso di statura e panciuto. Nessuno, però, conosceva i particolari della sua vita privata, nemmeno il suo cognome.
Aspanu, un uomo senza tempo capace di regalare emozioni
Un po’ come Billonia, rappresentava una parte importante per le passeggiate dei catanesi nei giorni di festa. Al calar del sole, quando i bambini felici tornavano a casa a gustarsi i dolcetti comprati, Aspanu faceva ritorno alla sua vita sconosciuta, piena molto probabilmente dei sorrisi dei picciriddi ai quali aveva non solo offerto una ciambellina dolce e variopinta, ma anche un momento di felicità. Da un giorno all’altro, però, Aspanu non si fece più vedere. Era sparito, quasi come se fosse stato solamente una bella visione, un personaggio di una leggenda popolare. La gente cominciò a chiedersi che fine avesse fatto l’uomo. Molti sostennero che si rintanò in un ospizio, dove poi morì.
Non siamo riusciti a trovare delle testimonianze fotografiche di questo personaggio catanese. Quel che è certo è che Aspanu fu un uomo senza tempo, capace di regalare momenti indimenticabili a quei bambini con la sua immensa spensieratezza e semplicità, insegnando loro che la povertà può andare a braccetto con l’eterna allegria.
La storia di Aspanu è stata egregiamente raccontata da Salvatore Spoto nel suo libro intitolato “Sicilia segreta e misteriosa”. Ve ne consigliamo la lettura.