Granita e pane. Un connubio che racconta tradizioni e sapori lontani. Due elementi che insieme sono ricordo, evocazione, identità e memoria. Una tradizione a cui si sono ispirate la Chef Glacier Serena Urzì e la famosa fornaia specializzata in panificazione artigianale Valeria Messina. Un percorso unico all’ombra di Mamma Etna.
Granita e pane, c’era una volta
Prima della “brioscia col tuppo” c’era il pane. La granita, come ricorda Leonardo Sciascia, arrivava dalle neviere dell’Etna e la «si metteva nell’apposito incavo di certe bottiglie (non ne ho più viste in giro), a far fresca l’acqua, a rendere quei fortissimi vini rossi all’illusione della leggerezza. Mezza lira di neve poi bastava a gelare quell’insieme di acqua, zucchero, limone e bianco d’uovo battuto a schiuma, che era la granita.» Questa delizia che troviamo sia nella serie di Montalbano di Andrea Camilleri e ne Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, rappresenta la sicilianità.
Nel corso del tempo ha subito delle modifiche e nel XX secolo la neve è stata sostituita con l’acqua, il miele e lo zucchero. La brioche è un vezzo moderno e infatti, prima del suo arrivo si accompagnava al pane fresco croccante e possibilmente spolverato di sesamo. A rievocare questa antica tradizione ci hanno pensato due eccellenze nostrane. La Chef Glacier Serena Urzì (di lei ne avevamo parlato in merito al gelato alle rame di Napoli qualche tempo fa) e dell’esperta fornaia specializzata in panificazione artigianale Valeria Messina di Forno Biancuccia.
Le granite preparate dalle due eccellenze
Il “pretesto” è stato l’evento Grani e granite all’ombra dell’Etna, una degustazione nel suggestivo cortile di Corthè in via Francesco Crispi.
Le granite create da questa collaborazione sono sei. Granita al limone dell’Etna I.G.P. e finocchietto selvatico accompagnata a chips di pane integrale con semi di zucca, girasole e lino. Quella al pistacchio 100% con pane di Timilia e Russello. La terza è un grande classico in versione rivisitata: cioccolato di Modica I.G.P. 70% e pane semintegrale di Maiorca e Perciasacchi con frutta secca. Per la quarta, ancora, è stata scelta la ricotta. In questo caso: ricotta di pecora con pane integrale di Maiorca e segale con cioccolato e scorze d’arancia. Segue quella con fragoline di bosco di Maletto e Syrah “leggermente appassito” accompagnata a pane semintegrale di miscuglio evolutivo. L’ultima accoppiata di granita e pane si è ispirata alla campagna siciliana e ha visto le fave fresche come protagoniste con crostini di farro semintegrale.
Granite e pani. Le granite sono state create appositamente per l’evento, ma speriamo che Serena Urzì possa riproporle nella sua gelateria, al Bar Ernesto… I pani, invece, li trovate al Forno Biancuccia!
