Gli Affreschi dell’ex convento domenicano attiguo alla Chiesa di Santa Caterina da Siena detta del Rosario, si aggiungono ai molti preziosi tesori artistici che abbelliscono la nostra Catania. Scopriamo insieme quest’opera dal grande valore e unica nel suo genere.
Gli affreschi scoperti per caso
Il rinvenimento di questi splendidi affreschi è avvenuto per pura casualità. Tanti dei luoghi che quotidianamente viviamo o conosciamo sono pregni di storia, ogni pietra ci parla. Questo meraviglioso ciclo pittorico è stato scoperto nei locali della sede dell’archivio nel 2008; a causa della caduta dell’intonaco da un muro, dove si si trovavano tra le scaffalature contenenti i volumi d’archivio nei depositi al piano terra dell’edificio, si notarono delle pitture. Togliendo gradualmente gli otto strati e di imbiancature, intonaci e scialbature si sono scoperte delle immagini riferibili ad affreschi. Proprio da un pezzo di muro scrostato apparve lo sguardo mite e luminoso della Madonna in preghiera. Piano piano, affiorarono le altre immagini.
A operare gli interventi sono state la Dott.ssa Carmela Cappa, storica dell’arte Soprintendenza di Catania, la prof.ssa M.N. Villarosa e i funzionari dell’archivio di Stato di Catania. Si è poi proceduto alla ricostruzione tematica del ciclo di affreschi e successivamente sono state avviate le operazioni di restauro.
Personaggi e temi
Tra i personaggi raffigurati troviamo: la Madonna colta durante l’Annunciazione, Dio Padre, Lo Spirito Santo, arcangelo Gabriele, angeli e cherubini, Sant’Agata e Santa Lucia, S. Domenico Guzman fondatore dei frati predicatori, rappresentato mentre esegue un miracolo per convertire gli Albigesi, eretici catari, il tutto riprodotto un complesso palinsesto pittorico. Fine appare anche l’esecuzione, l’espressione dei personaggi, elaborata la decorazione.
Il restauro degli affreschi
Il 18 dicembre 2021 si è tenuta l’inaugurazione del restauro della Sala degli Affreschi. La denominazione dell’evento era : “Si apra il Convento. Gli Affreschi dell’ex Convento di Santa Caterina da Siena al Rosario”. Ad essa hanno partecipato le autorità civili della città. Presente anche l’ex Arcivescovo di Catania Monsignor Salvatore Gristina.
Il restauro è avvenuto grazie ai fondi dell’8 per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Gli affreschi sono ritornati alla luce dopo centocinquant’ anni, grazie al meticoloso lavoro dei restauratori dell’Università palermitana.
La sala degli affreschi
La Sala degli Affreschi dell’ex Convento di Santa Caterina da Siena al Rosario, sede attuale dell’Archivio di Stato di Catania è oggi uno dei tanti e pregevoli luoghi di Cultura della nostra città.
La sala che ospita quest’alta opera artistica è stata dedicata allo studioso Matteo Gaudioso (1892 – 1985), docente di Storia del diritto nell’Ateneo catanese, membro della Resistenza, autore del saggio “La comunità ebraica di Catania nei secoli XIV e XV” e direttore dell’Archivio di Stato. Un doveroso omaggio a un personaggio di grande rilevanza che si è speso per la nostra città attraverso il suo studio.
La “camera picta” dell’Archivio di Stato di Catania
Il ciclo pittorico occupa le volte e le pareti di un locale che coincide con il primo nucleo del luogo di culto della Congregazione del Ss. Rosario, esistente nei locali sottostanti al Convento e che ha avuto un ruolo basilare di “chiesa nella chiesa”, allorché quella principale dei frati domenicani viene distrutta dal terremoto del 1693, per poi essere ricostruita agli inizi del ‘700.
L’autore degli affreschi dell’Archivio di Stato di Catania
L’autore degli affreschi è il pittore Vincenzo Tuccari, artista molto attivo nella nostra città, autore dei magnifici affreschi che abbelliscono la Chiesa di San Benedetto in via Crociferi. Gli studiosi che portano avanti quest’attribuzione si basano sul fatto che il pittore ha realizzato per una chiesa di Messina la “Madonna della Lettera”, la quale presenta caratteristiche e fattezze simili a quelle della Madonna che campeggia in questi affreschi ritrovati. Riconoscibili sono: tratti, uso dei colori, tecniche di realizzazione, disposizione delle figure, espressione dei soggetti raffigurati.
L’artista lavorava copiosamente sia per l’ordine benedettino che per quello domenicano.
Il complesso sistema decorativo trova il suo acmé nella volta a botte che vede protagonisti Dio Padre, lo Spirito Santo, putti e cherubini mentre L’arcangelo Gabriele porta l’Annuncio a Maria. La scena principale, al centro della volta e della crociera dell’area presbiteriale con attributi mariani, è racchiusa in una elaborata e ricca cornice barocca. Si nota il ciborio/ baldacchino nell’area absidale che evoca quello della Chiesa di San Pietro. Spicca la brillantezza dei colori sapientemente miscelati e dalla luce mistica.
Tutt’attorno vi sono i santi cari alla tradizione domenicana inseriti dentro clipei e cornici, decorati da fiori, elementi geometrici, conchiglie, colonne, capitelli. E’ un vero e proprio trionfo del Barocco.
Apertura straordinaria della sala degli affreschi
Dopo il restauro, l’opera è stata consegnata alla città il 22 dicembre scorso. Finora due sono state le aperture straordinarie che hanno permesso ai visitatori di ammirare questo tesoro artistico, testimonianza di un glorioso passato ma anche della genialità e maestria dei pittori della scuola barocca siciliana.
L’apertura straordinaria dello scorso I° Maggio ha visto protagonista la Societa’ Dante Alighieri. I professori Dario Stazzone e Giovanni Miraglia hanno spiegato ai tanti visitatori che si sono prenotati all’evento straordinario la vivacità, attualità, bellezza di quest‘opera d’arte, unica nel suo genere. A breve L’archivio riproporrà le visite.
Gli affreschi rappresentano un orgoglio per l’Archivio di Stato di Catania, ma per l’Arte catanese, siciliana, italiana, sono offerti e riconsegnati alla collettività nel loro antico, religioso, magico splendore; essi ci danno testimonianza anche e soprattutto della storia del Convento di S. Caterina da Siena al Rosario.
