La Festa dell’Iris e dell’arancino ritorna finalmente in scena, dopo il lungo periodo della pandemia, ecco quando e dove si terrà.
Festa dell’iris e dell’arancino, tra dolce e salato
Ritorna a Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, la Festa dell’iris e dell’arancino dal 31 ottobre al 5 novembre 2023. La festa era stata bloccata a causa della pandemia da Covid-19, e non era più stato possibile organizzarla. Ma quest’anno ci sarà quindi la sesta edizione, tra la felicità degli amanti della cucina tipica del nostro territorio. I cuochi sono già pronti per sfornare le loro prelibatezze.
I protagonisti sono l’iris e l’arancino due simboli della città di Catania. L’iris è un dolce tipico della gastronomia siciliana, con una pasta fritta croccante esterna e dentro la ricotta, oppure la crema di cioccolato o bianca. Anche se esiste anche la variante con crema di pistacchio, il classico oro verde dell’Etna. Mentre l’arancino catanese è un must della tavola calda della città, come le cipolline, le cartocciate, le siciliane e la bolognese. Si tratta di un cono di riso impanato e fritto, del diametro di 8–10 cm, farcito generalmente con carne al sugo, ragù, burro o spinaci. Esiste anche la variante vegan.
Festa dell’iris e dell’arancino, dove si terrà quest’anno?
La festa si terrà a Tremestieri Etneo presso il parco Salvatore D’acquisto, adiacente la Chiesa madre del comune ai piedi dell’Etna. Il parco si trova in Via Trapani, 10, a Tremestieri Etneo. La sagra si terrà, come già detto, da martedì 31 ottobre a domenica 5 novembre 2023. Durante la manifestazione oltre a gustare i vari prodotti, sarà possibile bere dell’ottimo vino padronale.
Non mancheranno nemmeno le bancarelle con la vendita di diversi prodotti tipici della nostra città e non solo. Lavori di artigianato, manufatti fatti a mano, tutti ingredienti per alcune serate in allegria, sperando nel tempo mite che sta accompagnando questo periodo la città. Le serate saranno poi allietate da spettacoli e musica dal vivo. Un altro segno che piano piano siamo ritornati alla normalità, dopo anni di restrizioni e paura per il nostro stesso vicino.
Alcune piccole curiosità sull’iris
Se sull’arancino si è detto tutto, compresa la diatriba proprio sul nome. Per i catanesi l’arancino è maschio perché la forma piramidale che tanto ricorda la forma del vulcano Etna. Mentre per i palermitani si tratta di arancina, per la forma delle arance. Ma pochi conoscono le origini dell’iris, sono da attribuirsi a Antonio Lo Verso. Un pasticcere palermitano che preparò questa delizia in occasione della prima dell’opera Iris di Pietro Mascagni, che venne eseguita nel 1901. Si narra che Lo verso avesse visto tutte e 15 le rappresentazioni dell’opera, e che fosse un vero esperto.
Le iris riscossero un tale successo che lo spinse a dare tale nome anche al suo caffè. E fu così che la pasticceria Iris di via Roma 148 divenne un punto di riferimento per chi volesse concedersi un caffè accompagnato da un goloso dolcetto. Nonostante nasca a Palermo, lo si prepara diffusamente in tutta l’isola. L’iris fritta catanese, ad esempio, è una garanzia di gusto. Non resta che correre alla Sagra, per assaggiarli.
