Anfinomo e Anapia: i fratelli pii esempio di pietas e devozione filiale

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LEGGENDE

Anfinomo e Anapia: i fratelli pii esempio di pietas

Anfinomo e Anapia

Rappresentazione di Anfinomo e Anapia i fratelli pii

La nostra cara Catania ha una storia lunga, costellata di miti e leggende. Costituiscono uno dei tanti tasselli dell’immensa cultura cittadina che ancora oggi inorgoglisce i suoi abitanti conferendo alla città un tocco misterioso e affascinante. Tra queste, quella di Anfinomo e Anapia, i fratelli pii. La storia dei due fratelli Catanesi è emblematica per descrivere la “pietas”, la devozione alle tradizioni, di cui Catania è da sempre pregna. 

La storia di questi due fratelli ebbe un impatto talmente forte da influenzare Virgilio nella caratterizzazione del suo personaggio più illustre, il “pio” Enea. L’eroe che nell’Eneide, partendo da Troia, dopo un lungo peregrinare, pose le basi per la fondazione dell’urbe romana.

Enea fugge da Troia

Enea fugge da troia con il padre Anchise in spalla

Anfinomo e Anapia non sono in realtà i veri nomi dei protagonisti che tutt’oggi restano sconosciuti. Questi nomi di matrice greca ci vengono tramandati dallo storico Strabone; probabilmente un tentativo da parte dei padri della filosofia occidentale di accaparrarsi l’origine di questo mito. Figli di due contadini, i fratelli Pii, costituiscono un esempio di rispetto e devozione filiale che ancora oggi merita di essere raccontato e ricordato.  

Il secondo libro dell’Eneide narra per voce dello stesso protagonista la fuga da Troia, ormai ridotta in fiamme. Enea fugge con il padre Anchise sulle spalle e il figlioletto Ascanio al seguito, senza guardarsi alle spalle. Appaiono palesi le assonanze con la leggenda catanese che narra la fuga di questa famiglia di contadini che avevano dimora alle pendici della forgia di Efesto.

I Fratelli Pii: una leggenda che ha origine ai piedi dell’Etna

La causa fu un’eruzione vulcania, che diverse fonti riportano come realmente avvenuta. I due fratelli furono costretti alla fuga inseguiti dalla lava ma, a differenza degli altri cittadini intenti a proteggere e portar via le ricchezze possedute, i nostri protagonisti si premurarono di portare in salvo i genitori vecchi e malati pur consapevoli del pericolo a cui andavano incontro. I corpi dei genitori portati in spalla rallentarono la fuga dei due fratelli al punto che il magma li raggiunse. Fu proprio in quel momento che gli dei, impietositi dalla tempra morale dei due giovani e decisero di deviare la lava pochi attimi prima che li inghiottisse per poi farla ricongiungere subito dopo, evitando cosi la tragedia.

Anfinomo e Anapia

Anfinomo e Anapia scappano dalla lava con i genitori in spalla

I padri della “pietas”

La storia è considerata uno dei massimi esempi di pietas al punto da costituire motivo di vanto per il territorio di origine dei due protagonisti a cui tra le altre cose gli dedicarono delle monete sulle quali vennero raffigurati. La fama dei due giovani portò alla nascita della rivalità tra Siracusa e Catania che si contendevano i natali dei due giovni dando il via ad un vero e proprio derby disputato a suon di templi innalzati in onore dei due fratelli pii.

Anfinomo e Anapia: i fratelli pii esempio di pietas ultima modifica: 2019-05-28T08:23:39+02:00 da Fabrizio D'Allura

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