Indispensabile è adesso rispettare le direttive del Governo che includono l’isolamento domiciliare, considerato finora l’unica difesa per fermare il contagio da COVID-19. Gestire lo stress e sviluppare resilienza sono le raccomandazioni principali suggerite dal Consiglio Nazionale Ordine Psicologi. Quali le armi anti-stress da utilizzare?
itCatania chiede consiglio all’esperto, il dottore Michele Spada (psicologo, psicoterapeuta e specialista in psicologia clinica a Catania).
Cosa avviene nel nostro organismo durante un periodo di isolamento?
«La solitudine – quando è uno stato fisico (e pertanto anche mentale) non scelto, ma imposto e tale da comportare isolamento – può determinare uno stato di stress in generale. Per stress si intende una condizione di esposizione ad emozioni “negative”, quali rabbia, tristezza, paura. Esse a loro volta impongono un’iperattività del nostro Sistema Ortosimpatico.
Questa attivazione continua, può incrementare adrenalina e cortisolo. Tutte sostanze che producono fragilità al nostro sistema immunitario e quindi condizioni sfavorevoli alla nostra salute. Tristezza e paura sono emozioni sane quando si avvertono per un periodo di tempo limitato. Intendo per “sane” quando si attraversa un lutto, una sofferenza o una mancanza. Peraltro la tristezza ci serve a fermarci, a sentire, a non correre inutilmente, a raccogliere le energie dopo un evento.
La paura è altrettanto utile: se non la provassimo, sottovaluteremmo le avversità della vita mettendoci costantemente in pericolo e rischiando la nostra incolumità.
La rabbia è sana perché serve a difenderci: se non la provassimo, non potremmo far fronte alle situazioni in cui ci sentiamo minacciati. La rabbia è l’emozione che – al contrario della tristezza – ci dà energia, ci attiva e ci predispone all’azione. Rabbia, paura e tristezza però – se prolungate – possono portare a una condizione di stress».
Come evitare il deperimento fisico e psicologico da stress?
«Le risorse sono dentro di noi, basta cominciare a cercarle. Quindi – paradossalmente – questo momento di rallentamento della nostra vita può esserci utile. Parlando in senso pratico, penso che il deperimento fisico si possa contrastare facendo esercizio fisico in casa. Oltre ad aiutare l’aspetto muscolare, stimola la circolazione di endorfine che hanno una salutare ricaduta sul sistema immunitario e sull’umore. In maniera assolutamente correlata, mantenere alto o comunque buono il tono dell’umore ci dispone nel modo migliore per arginare la paura e la tristezza. Ritengo che pensare di non provare emozioni “negative” nel momento storico che stiamo attraversando non sia possibile e addirittura non sia sano. Pertanto va bene rattristarci, angosciarci (altrimenti non saremmo appartenenti alla specie “homo sapiens”).
Tutto ciò che ci fa stare bene in questo momento è ammesso (ovviamente rispettando le regole del momento). Per cui cucinare, ascoltare la nostra musica preferita, leggere un libro, darsi al bricolage, giocare coi nostri figli in casa, condividere le nostre giornate virtualmente con gli amici e coi parenti, sono ausili alla nostra salute. L’intrattenimento virtuale – purché breve e di qualità – è di grande aiuto. Da suggerire gli appuntamenti virtuali organizzati dal MIBACT, i video talk realizzati da personaggi dello spettacolo, produttori, scrittori ed editori che aderiscono alla campagna di sensibilizzazione #iorestoacasa, le offerte gratuite dei giornali e della tv italiana o satellitare».
Quanto è importante evitare la dispersione di energie provocata da stress e rimugino mentale?
«Il rimugino causa stress: è poco razionale ed è attivato dalla paura. Quindi non andrebbe alimentata la paura. È dunque consigliabile evitare il continuo consulto di giornali e telegiornali. Assolutamente sì all’informazione, sostengo però l’importanza di non sovraesporci ad informazioni che diventano poi eccesso. Meglio quindi cercare di evitare lo stress da rimugino. In caso di necessità, meglio consultare uno specialista. Tante sono ad oggi le iniziative dei colleghi psicologi. Consiglio di consultare il sito Nazionale CNOP e il sito regionale OPRS».