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LEGGENDE

Libro del Cinquecento: tradizione e occulto si intrecciano

Libro del Cinquecento, una tradizione antica che avvolge Catania, i catanesi e i destini di ognuno di noi

Ci sono diverse storie che girano intorno al Libru do Cincucentu, ovvero Libro del Cinquecento. Alcune totalmente inventate, altre che hanno un fondo di verità. Eppure, come tutte le leggende e le tradizioni più radicate, è impossibile riconoscere quale sia vera e quale no

Una cosa è certa: i veri catanesi questo libro l’hanno sentito nominare, eccome! Alcuni l’hanno anche visto, altri, e ne abbiamo incontrato uno, hanno avuto in dono la sua lettura. Il Libro del Cinquecento è una storia che intreccia la magia, i demoni, i sortilegi e il destino. Una storia di cui si ha anche timore, perché, vuoi o non vuoi, invocare il male o conoscere il proprio futuro sono due cose che affascinano e spaventano ognuno di noi. Oggi con #itCatania, vogliamo stuzzicarvi e spaventarvi un po’ tutti. Andiamo per ordine… 

Libro del Cinquecento
Libro del Cinquecento, un dettaglio di come potrebbe essere fatto il libro al suo interno (photo by pixabay)

La Leggenda più antica sul Libro del Cinquecento

La leggenda più antica del Libru do Cincucentu, colloca questo manoscritto nella Gerusalemme del 1000 a.C. Infatti, si narra che il libro venne ritrovato all’interno del sepolcro di re Salomone. Non sappiamo se lo stesso venne scritto in un periodo antecedente agli anni di vita di Salomone, ed è per questo che lo si data in quel periodo. Esso, però, potrebbe essere addirittura più antico. All’interno di questo libro ci sarebbero formule ed incantesimi volti ad evocare demoni e spiriti. Possedere questo libro, per questa leggenda, è una vera e propria porta verso l’oscuro. Il libro avrebbe fattezze enormi, talismani incisi in rilievo su alcune pagine e sulla copertina in pelle. Veniva chiamato anche Libro del Comando, perché con esso si potevano piegare gli spiriti al proprio volere

Questo libro, trafugato dalla tomba di Salomone, sarebbe giunto sulle nostre coste e si sarebbe insidiato nella nostra tradizione. Corrompendo tutte le zone dell’isola, compresa quindi la città di Catania. Aspetto interessante della leggenda è che essa è simile, in molti tratti, ad una leggenda che gira in Germania e in Inghilterra. Dove lo stesso libro prende il nome, però, di Clavicola di Re Salomone. Avrebbe una datazione abbastanza certa, ma posteriore a Salomone, infatti sarebbe collocato verso il I secolo d.C.. La Clavicola è un libro che ha ispirato grandi personaggi dell’occulto inglesi e tedeschi, perché sarebbe un vero e proprio manuale di stregoneria. Stessa leggenda che parte dallo stesso personaggio storico: c’è più di un motivo per credere che non sia tutta invenzione, no?

Un’altra leggenda sul Libro del mistero

Un’altra parte della storia vuole che il Libru do Cincucentu sia stato custodito per anni nella città di Catania e poi spostato nel paese di Ficarra, in provincia di Messina, perché qua non era più al sicuro. Al sicuro da cosa non si è ben capito. In questa versione del libro, ci sarebbero preghiere e formule magiche che possono evocare demoni e forze del male. Chi lo possiede ha un potere immenso, ma anche una responsabilità grande. Ed inoltre, la leggenda vuole che causi parecchi danni a chi lo possiede. Una specie di legge del contrappasso: hai il potere di aprire le porte dell’Inferno, ma ne devi pagare le conseguenze.

Veniamo, però, alla nostra Catania. O meglio alla Catania dei nostri bisnonni e nonni. Quella in cui le storie del Libru do Cincucentu erano più frequenti. Dove ci si riuniva per andare a trovare l’anziana di turno che ne possedeva una copia. Qui da noi questo manoscritto magico, non diventa più solo porta per accedere agli spiriti e demoni. Bensì, diventa un libro dove c’è scritto il futuro, dove si può conoscere cosa accadrà. Perché lì c’è scritto il destino di tutti.

A Catania molti nonni e bisnonni sono entrati in contatto con il Libro dei Cinquecento

Non sono poche le testimonianze pervenuteci da donne e uomini del catanese, che hanno incrociato questo libro. Purtroppo, nella nostra ricerca non ne abbiamo trovata neanche una che lo possedeva, ma mai dire mai! Abbiamo, però, incontrato qualcuno che ha avuto in dono la lettura del proprio futuro. 

Libro del Cinquecento, dettaglio
Il Libro del Cinquecento, sembra essere molto voluminoso e grande, rilegato in pelle (photo esempio by pixabay)

Questa persona ci ha confermato alcuni aspetti della leggenda del Libro del Cinquecento. Questa donna, oggi felicemente nonna, si recò poco più che adolescente con sua madre da una signora che abitava al Borgo di Catania. Una donna centenaria ed esile che abitava in questa casa e che accoglieva spesso gente per leggere loro il Libro. Su un tavolo c’era riposto un libro enorme sia nelle dimensioni che nella quantità di pagine, rilegato in pelle. L’anziana donne, disse alle due ospiti che le era stato dato in eredità da un’altra anziana signora e che esso possedeva informazioni su ognuno dei viventi. Era necessario, però, saper interpretare il libro. Mentre, le due si sedevano e aspettavano il responso, la vecchia continuava a ripetere “Tutto è già stato scritto!”

Una testimonianza sul Libro…

Quando chiediamo alla donna di raccontarci cosa le disse l’anziana detentrice del libro, ci risponde che non ne vuole parlare, ma che è giusto che sappiamo che tutto quello che le disse si avverò. Girando per il web veniamo a conoscenza di tantissime persone che raccontano di esperienze simili o che cercano disperatamente detentori del Libro del Cinquecento. Attualmente non si conoscono il numero di copie esistenti del Libru do Cincucentu, né si hanno notizie su chi possiede tale libro. A volte, sulle bancherelle dei libri usati compaiono manoscritti con questo titolo. La verità è che non si sa quale sia l’originale. 

E voi che esperienza avete con il libro dei Cinquecento. Avete mai incontrato un catanese che ne possedeva uno? Avete mai avuto decantato il vostro futuro?

Oppure siete scettici e pensate divertente questa storia, ma sarà tutto finto. Noi di #itCatania restiamo col dubbio, in fondo si sa il fascino dell’ignoto domina tutto, e questo non l’abbiamo detto noi, bensì il grande poeta- forse mai esistito- Omero.

Libro del Cinquecento: tradizione e occulto si intrecciano ultima modifica: 2020-09-18T16:35:20+02:00 da Manuela de Quarto

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