I carretti siciliani amati da Domenico Di Mauro
I carretti siciliani sono tra i simboli più identificativi della Sicilia e della sua tradizione. L’esplosione di colori che li caratterizza vuol riprendere il sole, il mare, la terra, gli agrumi, gli alberi della nostra terra. Tutto è un’esplosione di colori.
Il carretto siciliano nacque nei primi dell’Ottocento. Dapprima si preferì raffigurare scene religiose che narravano la passione di Gesù e la vita di un santo, poi si passò alle vicende dell’“Opera dei Pupi”. Ogni carro aveva, nei suoi cinque scomparti, un ciclo desunto dal repertorio dei cantastorie.
Il carrettiere era il re della strada: aveva per trono la sponda del carro, per scettro la sua frusta, e il cavallo che ubbidiva ai suoi richiami. Oggi il carretto è divenuto souvenir e attrazione. Ad Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania si trova il museo ad essi dedicato.
Domenico Di Mauro: gli inizi della sua pittura
Originario della frazione di Guardia Mangano, in provincia di Catania, Domenico Di Mauro nacque il 4 aprile 1913, da una modesta famiglia borghese. In lui era forte la predisposizione per il disegno, tanto da far emergere il suo talento, assecondato dallo zio, maestro pittore di carretti ad Aci Sant’Antonio, considerata la città del carretto.
Il suo percorso artistico conobbe un’evoluzione. Di Mauro adoperava tinte forti e dava “corpo” alle sue figure, rendendole plastiche con un gioco sapente di luci e ombre. Con lui il carretto siciliano si libera dagli stereotipi e diventa oggetto d’arte. La sua bottega fu laboratorio e fucina di altri talenti. Venne frequentata da artisti, intellettuali, ufficiali e anche dal re di Svezia.
L’arte di Domenico Di Mauro
Tra i suoi soggetti figurano: l’Etna, le scene della Cavalleria Rusticana, la leggenda di Aci e Galatea, quella dei Ciclopi ed altri soggetti. Dipinse piccoli carri, tamburelli, oggetti in terracotta e Moto- Ape. La sua era un’arte sapiente che dimostrava sensibilità figurativa e cromatica. Le sue creazioni trovarono posto nei musei o nelle case dei collezionisti di Leningrado, di Mosca, di Tokyo e di altre città del mondo. Nel 1983, in occasione della manifestazione internazionale “Etna d’oro”, Di Mauro ricevette il“Trofeo del Maestro“. Nel 1991 il presidente Cossiga gli conferì l’onorificenza di “Cavaliere” della Repubblica Italiana. Dal 2015 Di Mauro è iscritto nel “Registro delle eredità immateriali” della Regione Siciliana.
Domenico Di Mauro, ultimo grande decoratore di carretti siciliani
Caposcuola, insigne maestro della pittura folcloristica, Domenico Di Mauro ha contribuito a diffondere attraverso i suoi colori nel mondo, la storia dei siciliani. Di Mauro rappresentò la Sicilia al padiglione “Tourisme e Travail” nel 1982, e la sua creazione è esposta nel prestigioso “Musée de l’homme” di Parigi.
Il suo sogno era una scuola comunale di pittura di carretti, nella quale formare tanti giovani allievi per non far perdere quell’arte. Della sua pittura si sono interessati: Salvatore Quasimodo, Salvatore Fiume, Corrado Cagli, Andrea Zanzotto, Pierpaolo Pasolini, Vincenzo Consolo, il Prof. Barberi Scquarotti.
L’ultimo costruttore di carretti ad Aci S. Antonio, uno dei personaggi più rappresentativi della storia di Sicilia, Minicu u pitturi è morto il 20 marzo 2016 a 102 anni.