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I bucatini di Morgana: i Masculini per Artù!

E’ risaputo che in ogni tavola catanese non può di certo mancare il pesce. Ma ce n’è uno in particolare al quale i catanesi non rinunciano mai .”I masculini” ovvero le alici. Il mercato del pesce chiamato a “Piscaria” è il luogo migliore dove trovarle dall’inizio di Aprile fino ad Agosto. La lunga tradizione di pescatori la si assapora tra i banchi di questo enorme fiera dedicata al pescato fresco, che viene raccolto dai marinai durante la notte. Ad ogni angolo della pescheria si trova un pescivendolo che non vende mai solo pesce. Racconta sempre aneddoti legati alla cucina, alla pesca o canta antichi detti catanesi. Ma di certo è raro sentire la storia di “masculini” legata alla figura di Re Artù. Scopriamo insieme la leggenda dei bucatini di Morgana!

Artù e Morgana ai piedi dell’Etna

La leggenda narra che tra le tante terre attraversate da Artù ci sia stata anche la nostra cara Sicilia. Si racconta che egli abbia dimorato tra i boschi dell’Etna, in un antro incantato insieme alla sorellastra Morgana. Quest’ultima andava in giro per i boschi, con la speranza di trovare qualche erba che salvasse Artù. Egli ferito dalla battaglia contro Mordred, era costretto a rimanere a letto e intanto la sorellastra maga cercava ogni giorno tra i boschi delle erbe medicinali che potessero guarire il fratello. Un giorno mentre Morgana si trovava tra i boschi, incontrò un contadino e stanca della ricerca, gli confessò che non riusciva in nessun modo a guarire il fratello. Il contadino le consiglio di non dare nessun intruglio. Sarebbe tornato lui il giorno seguente con una cura efficace. Saranno forse le famose alici chiamate“masculini”?

Etna fonte dell’immagine: http://www.pausacaffeblog.it/wp/2012/11/la-storia-di-artu-la-sua-amata-etna.html

L’arrivo del contadino e l’intruglio di Morgana

Il giorno seguente il contadino tornò da Morgana e le portò degli ingredienti speciali. Un canestrello di pesci chiamati “masculini “ovvero le alici. Un mazzo di finocchio selvatico chiamato “Finocchiu rizzu” e un pezzo di pane raffermo. Il contadino raccomandò Morgana di fare buon uso di questi ingredienti frutto del lavoro della terra, del mare e delle donne di quest’isola che li ospitava. A quel punto Morgana tornò dal fratello. Preparò un intruglio usando questi tre ingredienti ed il giorno seguente Artù si svegliò. Ammaliato al suo risveglio dalla bellezza di Catania, decise di vegliare su di essa pregando Dio che il vulcano Etna non la distruggesse.

Bucatini fonte foto :https://it.wikipedia.org/wiki/Bucatini

Bucatini di Morgana: ricetta al sapore di tradizione

Il piatto bucatini di Morgana racchiude oltre questa stupenda leggenda, una tradizione più realistica. Si dice che sia un piatto tradizionale che le donne preparassero, mescolando con maestria ingredienti di terra e mare.
La ricetta infatti prevede come ingredienti principali masculini,finocchiu rizzu e pane raffermo.
Una volta rosolata la cipolla insieme alle alici tagliate in olio extra vergine di oliva, si aggiunge lo zafferano sciolto nella stessa acqua in cui si è fatta ammorbidire dell’uvetta e il finocchio precedentemente bollito.
L’acqua usata per bollire il finocchietto sarà la stessa che useremo per cuocere i bucatini. A metà cottura, scendere i bucatini e rosolarli insieme al sugo preparato fino a fine cottura.
Per completare il piatto non basta altro che una spolverata di pangrattato!

Buon appetito alla tavola catanese di Re Artù!

Fonte della foto di copertina: https://www.vivasicilia.com/tipicita/pesce-e-derivati/masculina-da-magghia.html

I bucatini di Morgana: i Masculini per Artù! ultima modifica: 2018-02-19T10:12:05+01:00 da Giusina Torre

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