Il Gattopardo, la nuova serie Netflix ispirata al celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, prende forma. Quattro mesi di riprese tra Roma, Palermo, Siracusa e Catania. Un progetto attesissimo e un nuovo adattamento, dopo quello di Luchino Visconti sul grande schermo, per scoprire l’attualità di un caposaldo della letteratura italiana. La storia, ancora, del periodo che ha segnato le sorti dell’intera Penisola dal punto di vista di una famiglia aristocratica siciliana: il Risorgimento, dal momento del collasso dal Regno Borbonico alla transizione unitaria del Regno d’Italia, seguita alla spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi.
Il Gattopardo, la nuova serie Netflix
L’attesissimo adattamento de Il Gattopardo firmato Netflix ha dato il via alla sua realizzazione. Il cast vede attori del calibro di Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Deva Cassel e Saul Nanni. Le riprese dureranno quattro mesi e tra le città che ospiteranno i set figura anche la città di Catania. Vi anticipiamo che Kim Rossi Stuart vestirà i panni di Don Fabrizio Corbera il Principe di Salina, ruolo che nel film di Visconti era stato affidato a Burt Lancaster. Benedetta Porcaroli sarà Concetta, Deva Cassel vestirà i panni di Angelica e Saul Nanni quelli di Tancredi. Nel cast sono presenti anche Astrid Meloni, Greta Esposito, Paolo Calabresi e Francesco Colella. La serie in sei episodi è prodotta da Fabrizio Donvito, Daniel Campos Pavoncelli, Marco Cohen e Benedetto Habib per Indiana Production e da Will Gould, Frith Tiplady e Matthew Read per Moonage Pictures. Sarà distribuita solo su Netflix.
L’adattamento de Il Gattopardo è stato scritto da Richard Warlow insieme a Benji Walters. Il direttore della fotografia è Nicolaj Bruel. I costumi della serie sono di Carlo Poggioli ed Edoardo Russo e le scenografie di Dimitri Capuani. Le musiche originali sono opera di Paolo Buonvino. Tom Shankland invece è il regista che dirigerà gli episodi 1, 2, 3 e 6. Il quarto è affidato a Giuseppe Capotondi e il quinto a Laura Luchetti.
Trama e anticipazioni
Il libro di Tomasi di Lampedusa è magico. Un capolavoro che riesce a parlare al cuore di ognuno di noi. La scrittura è elegante, virtuosa e ricca di significati. Si parla dell’accettazione, con venature ciniche, di una realtà destinata a restare immutata. Si respira il fatalismo, l’impotenza e la narrazione di una decadenza. Una vivida fotografia di una frattura insanabile, il racconto di un sistema corrotto e della disgregazione di valori e di non valori. Un romanzo sul tempo che scorre, sulla percezione dell’ansia e sulla “sicilianità”. Il Gattopardo firmato Netflix si ispirerà al romanzo, ma non sappiamo ancora in quali termini. Per quanto riguarda la data di uscita non ci sono ancora conferme, ma si può presumere che potremo vedere la serie tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.