Negli anni Novanta era un punto di riferimento per moltissimi cittadini e punto di ritrovo della bellissima Catania.
Stiamo parlando di Vulcania, un ex centro commerciale, che oggi versa in stato di abbandono. Centro che negli anni è stato importantissimo, sia a livello economico che sociale e da cui, oggi, la zona limitrofa ne prende confidenzialmente il nome.
Vi raccontiamo la storia del Centro Commerciale Vulcania, insieme alla sua evoluzione, fino ad arrivare alle sue attuali condizioni.
Centro Commerciale Vulcania, un nuovo modo di intendere la città: la storia
La città si è sempre vissuta, prevalentemente, nei suoi spazi aperti. I parchi, le vie piene di negozi, i lunapark e le piazze sono solo alcuni dei modi in cui anni fa si viveva una città. Soprattutto al sud, dove gli agglomerati di negozi al chiuso (i centri commerciali) erano qualcosa da poter solo immaginare. Poi, negli anni Ottanta circa, nasce il progetto di Vulcania, il primo grande centro commerciale del sud. Viene collocato nella parte nord della città di Catania, nella terza circoscrizione Borgo-Sanzio. Dislocato su più piani e con spazi non regolari, il Centro Commerciale Vulcania diventa un’attrazione incredibile della città. Numerosi negozi aprono un proprio spazio all’interno del centro che si arricchisce di bar, sale giochi, supermercato. Per venire incontro alle esigenze di chi non amava stare al chiuso, il centro si dota di ampi spazi aperti limitrofi, tra terrazze e parco, che ospitano numerose iniziative.
Vulcania, gli anni d’oro del centro commerciale di Catania
Gli anni Novanta possono essere considerati gli anni d’oro di Vulcania, che brillava in tutto il suo splendore. La forza di questo centro commerciale era innanzitutto la varietà di negozi e attività che si trovavano all’interno. La gente sapeva che, entrando lì, poteva trovare qualsiasi cosa, sbrigare qualsiasi commissione, o godersi solo un momento di shopping e relax. Il Centro Commerciale Vulcania divenne dunque un polo economico importantissimo della città. All’interno era possibile trovare anche diversi spazi dove poter mangiare, da bar a ristoranti. E ancora, grande attenzione era posta ai più piccoli. Soprattutto durante il weekend, infatti, alcune animatrici si rendevano disponibili gratuitamente per tenere i bambini, e farli giocare, mentre i genitori si concedevano le loro compere. Spazio poi ad un immenso acquario che attirava i piccoli (ma anche i grandi) e Babbo Natale che durante tutto il periodo natalizio consegnava caramelle a volontà.
Catania, il degrado del centro commerciale: un pezzo di città abbandonato
Dopo un periodo di ascesa vissuto dal Centro Commerciale Vulcania, negli anni Duemila comincia la discesa. Sono gli anni della crisi economica, che dirottano la gente verso negozi a prezzi vantaggiosi, ma anche ad un risparmio maggiore per famiglia. Sono anche gli anni in cui iniziano a nascere tanti, forse troppi, centri commerciali nella periferia di Catania. Solo che la differenza si sente. Perché Vulcania era un centro commerciale speciale, ubicato in una zona centrale della città, facilmente raggiungibile. Una zona attorniata da piazze e botteghe che non risentivano negativamente dell’influenza di Vulcania anzi, semmai positivamente. Inutili i tentativi di salvare il centro che, con gli anni, chiude le proprie porte. Da lì è un incrementare di abbandono, incuria e vandalismo. Più volte, negli ultimi anni, Vulcania è stata meta di senzatetto, tossicodipendenti, spacciatori. Diversi sono stati gli episodi gravi accaduti e le altrettante lamentele dei residenti della zona.
Dopo alcuni episodi difficili vissuti dall’ormai ex centro commerciale, sono state avanzate alcune proposte per Vulcania ed una sua nuova riqualificazione. Ma, puntualmente, tutte sono decadute. Lo spazio è immenso, l’ubicazione strategica, insomma per Vulcania potrebbero esserci tanti usi. Ed è questa la speranza dei cittadini che quel centro l’hanno conosciuto: poter vedere di nuovo le luci accendersi, le porte aprirsi e gli occhi sorridenti della gente che gli passa accanto.