Negli scorsi giorni, la Regione Siciliana ha deciso di utilizzare i locali del vecchio cinema Experia di via Plebiscito come nuovo polo universitario per Unict.
L’ex Cinema Esperia (o Experia) fu costruito nel 1931, nello storico quartiere Antico Corso, durante il fascismo. Il nome originale era Littorio. Nasceva vicino alla casa dei Balilla per istruire i giovani fascisti. Col tempo, divenne un’arena cinematografica, annoverandosi fra i cinema storici della città. L’inaugurazione avvenne il 16 ottobre 1931, con la proiezione dei film “Legione azzurra” e la comica “Pompieri”.
Fu in attività dal 20 aprile del 1943 all’inizio del 1946; chiuse il 17 gennaio 1984 con il film “Paolo Roberto cotechino centravanti di sfondamento”. Qualche anno dopo divenne sede del centro sociale Experia.
Centro Popolare Experia
Dagli anni Novanta al 2009, l’edificio ha ospitato il Centro Popolare e sociale omonimo, che ha arrecato beneficio con la sua attività in una delle zone più calde della nostra città. Qui si facevano lezioni di doposcuola ai bambini e si cercava di inculcare agli abitanti del quartiere il concetto di legalità con varie iniziative ed eventi. L’Antico Corso, in quegli anni, ha respirato un’aria nuova. Nel 2009, il centro è stato sgomberato con la forza, nonostante le proteste.
L’edificio
La struttura sorge su un’antica area archeologica ancora da esaminare, quella della Purità, così denominata per la vicinanza della Chiesa della Purità che sorge su via Santa Maddalena, ad angolo con via Plebiscito. Qui si trovano numerose e pregevoli testimonianze di epoca greco-romana, come le necropoli. La scoperta è avvenuta in occasione della realizzazione delle nuove aule da destinare nei dintorni al Dipartimento di Scienze giuridiche di Unict. I lavori di scavo e rilevazione non sono però continuati perché bloccati dalla Sovrintendenza. Un incendio di natura dolosa, nel 1996, che coinvolse gli occupanti dell’Experia, danneggiò enormemente il centro, ripristinato pochi anni dopo.
Il centro Experia diventa polo universitario di Unict e Ersu
La Sovrintendenza di Catania, dopo lo sgombero del centro, nel 2018 ha avviato i lavori di restauro e riqualifica dello stabile, ultimandoli a fine 2019. Lo scorso 28 settembre, alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci, del rettore Francesco Priolo, del direttore generale dell’Università di Catania Giovanni La Via, della soprintendente ai Beni culturali e ambientali Rosalba Panvini e del presidente dell‘Ersu di Catania Mario Cantarella è stato siglato l’accordo che prevede l’affidamento dell’edificio in comodato perpetuo dalla Regione Siciliana all’Università di Catania, destinato a lezioni e attività didattiche. Alla Regione rimangono gli oneri della manutenzione straordinaria. Ersu e Soprintendenza potranno organizzarvi degli eventi culturali e ricreativi, in accordo con l’Ateneo.
Il nuovo progetto
Dopo anni di lungaggini, finalmente si è avviato l’iter per il restauro, messa in sicurezza e la rifunzionalizzazione dell’edificio che oltre a locali destinati per le aule, al suo interno, ha un auditorium con 240 posti e uno spazio esterno. Dopo la dismissione degli ospedali storici del quartiere, Santo Bambino, Santa Marta e Vittorio Emanuele, l’Antico Corso ha conosciuto desolazione. L’aumento degli studenti iscritti a Unict ha portato alla necessità di adeguare le strutture al surplus di studenti, con l’aspettativa che divenga uno dei principali edifici dell’Università catanese.
Il progetto, oltre che riqualificare la zona, come già successo per il polo didattico realizzato in via Roccaromana, vecchia rimessa degli autobus, mira ora a potenziare l’area anche dal punto di vista economico, con la realizzazione di nuove attività e servizi ad hoc. I locali sono stati messi a disposizione degli studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche già negli scorsi giorni. La fruizione sarà regolata attenendosi alle indicazioni necessarie per contenere il contagio del Covid -19. Il piano è stato approvato dal Dipartimento regionale dei Beni culturali il 23 maggio del 2010 e finanziato con i fondi europei del Po-Fesr 2007-2013.
L’Experia si mostra ancora una volta struttura versatile ai diversi utilizzi. Ci auguriamo che venga valorizzata anche e soprattutto per il suo prestigio storico e archeologico.