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“A Villa”: la storia del giardino Bellini

Villa bellini

Ingresso d"A Villa"

Il centro storico di Catania è ricco di bellezze da visitare, una di queste, la villa Bellini, è anche il principale polmone del centro oltre che il più antico dei parchi della città. Il giardino nasce nel Settecento su ordine del principe di Biscari Ignazio Paterno Castello; il nucleo originario era stato commissionato seguendo le mode dell’epoca, uno stile barocchegiante, ricco di giochi d’acqua, siepi labirintiche e sculture.

Villa Bellini

La vasca dei cigni, della villa, oggi priva dei suoi vecchi abitanti.

Dopo una lunga trattativa con gli eredi del principe Paterno Castello il comune acquista il parco nel 1854 con l’intenzione di renderlo un parco publico; come da tradizione cittadina i lavori necessari per adattare il parco ad un uso comunitario incontrarono n0n poche difficoltà. Per reperire i fondi necessari all’acquisto di alcune serre che sorgevano nei pressi del parco, oltre che per i lavori di ordinaria amministrazione, il marchese Antonio Paterno del Toscano, amministratore in carica, scriveva al governo borbonico:

Non una città che fosse pur di terz’ordine manca nel continente di una pubblica villa, ove i cittadini trovano l’opportunità di respirare l’aria ossigenata delle piante e il convegno sicuro di tutta quella gente che vuol divertirsi

Una volta sbloccati i fondi, le solite beghe interne tra funzionari causarono ulteriori rallentamenti ai lavori che si protrassero fino al 1875. Nel frattempo il comune aveva acquisito altri territori limitrofi al parco per poterlo ampliare ulteriormente.

La fine dei lavori e il periodo di massimo splendore

Sono di questo periodo l’apposizione del busto di Vincenzo Bellini, da cui prende il nome la villa e la costruzione del padiglione cinese che ancora oggi sovrasta la villa dalla cima della collina. Benché il nucleo centrale del parco fosse ormai pressoché ultimato, si doveva ovviare al problema di collegare i nuovi terreni acquisiti per espandere il parco.

La nuova direzione affidata all’ingegnere Filadelfo Fichera trovò la giusta soluzione. A lui si deve la realizzazione dei ponticelli e delle scalinate che tanto rendono caratteristica la villa. Oltre alla passeggiata che costeggia il perimetro. Da far risalire a questo periodo anche la realizzazione del chiostro dei concerti in cima alla collina sud.

Il Chiostro Di Villa Bellini

Il chiostro di villa Bellini

Prima di ultimare i lavori e di consegnare il parco alla città, cosa che avvenne nel 1883, si decise di dedicare una parte della villa alla celebrazione delle grandi figure della città. Nasce così il viale degli uomini illustri, un omaggio a tutti coloro avessero portato in alto il nome della città. Tra i vari omaggi possiamo trovare, oltre ad una scultura di Giuseppe Mazzini, tra gli altri, il busto di Caronda, primo legislatore Catanese e quello del grande Giovanni Verga.

Come detto,  il 6 Gennaio del 1883, avviene l’inaugurazione della villa, che da il via ad un periodo di splendore e di esaltazione del parco. Nel 1932 viene infine costruito l’ingresso monumentale che affaccia sulla via Etnea. La fama della villa si espanse a tal punto da renderla una location molto appetita per molti eventi culturali. Numerose le rappresentazioni liriche, tra cui ricordiamo la Turandot del 1942, prima che la villa cadesse, intorno a gli anni 70, in un generale stato di trascuratezza, da cui, ahi noi, non si è mai completamente ripresa malgrado i numerosi tentavi.

“A Villa”: la storia del giardino Bellini ultima modifica: 2019-08-21T12:26:58+02:00 da Fabrizio D'Allura

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