Il femminicidio della Baronessa di Carini: il cold case siciliano

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CULTURA Viagrande Studios

Il femminicidio della Baronessa di Carini: il cold case siciliano

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Gli studenti della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios ci raccontano noti episodi di cronaca divenuti in seguito soggetto di apprezzate opere letterarie. Nei loro lavori descrivono prima il fatto, con stile asciutto e neutrale, e poi ci fanno emozionare con la narrazione della storia. Un unico avvenimento, due punti di vista diversi, in bilico tra giornalismo e letteratura. Questa settimana: la storia tragica della baronessa di Carini, che da secoli ispira numerose opere letterarie e televisive, a cura di Giovanna Valenti 

IL FATTO, nudo e crudo. Cronaca a 360°

Cronaca. Un omicidio a sangue freddo, una prova che “non basta”.

Scopre la figlia con l’amante e li uccide: la Sicilia piange la Baronessa di Carini

L’amante della donna era il cugino del marito.

Palermo – Un tremendo caso di femminicidio si è consumato in Sicilia, precisamente a Carini, in provincia di Palermo. Ancora una volta si parla di un omicidio, ancora una volta la vittima è una donna, una moglie, una figlia, un’amante. Proprio con questi ruoli, infatti, Laura Lanza – conosciuta come Baronessa di Carini – ha vissuto la sua intera vita. Fino a questo giorno funesto, il 4 dicembre 1563

Secondo le prime ricostruzioni sembrerebbe che alla base del terribile gesto ci sia stato un movente passionale. Pare che la donna, madre di otto figli e moglie del Barone di Carini, don Vincenzo II La Grua-Talamanca, abbia perso la vita dopo essere stata pugnalata. Secondo alcune indiscrezioni sembrerebbe, inoltre, che a compiere il gesto sia stato proprio il padre della stessa vittima dopo aver sorpreso la figlia in intimità con un cugino di suo marito, Ludovico Vernagallo.

Gli indizi del caso non lasciano scampo: un femminicidio, come quelli che avvengono ogni giorno in Italia

Gli indizi che presentano il Barone di Trabia, Cesare Lanza Tornabene, come possibile killer della figlia pare si nascondano dentro una lettera che lo stesso avrebbe scritto al re di Spagna Filippo II. In mancanza di prove inconfutabili e nel rispetto delle leggi vigenti, però, l’uomo sarebbe stato assolto.

Mentre le analisi del caso sono ancora al vaglio degli inquirenti, della Baronessa di Carini pare sia rimasta solo un’impronta: dopo essere stata pugnalata, uccisa insieme all’amante, la donna avrebbe toccato la propria ferita per poi poggiarsi su un muro della sua abitazione, imprimendovi sopra una macchia di sangue. La cittadina già piange la dipartita dell’amata donna, deceduta a soli 34 anni, cantandone le lodi in una nenia che li accompagnerà per molto tempo.

La speranza è che il decesso di Laura non sia solo uno dei tanti, che quella sua impronta sul muro non venga mai lavata via, ma permanga negli anni, nei secoli, figlia di un ultimo omicidio e della speranza che di eventi simili la nostra Isola non si macchi più.

LA STORIA, narrare i fatti di cronaca

foto n.1- Laura, la Baronessa di Carini
foto n.1- Laura, la Baronessa di Carini- quando la cronaca diventa un best seller

Questa donna (foto n.1) non esiste o almeno non con queste fattezze. In realtà, se ci pensiamo bene, quella che abbiamo davanti potrebbe essere una ragazza come molte altre a questo mondo: nulla di speciale. Possiamo chiamarla Caterina o forse Laura. Io preferisco Laura perché è il nome di mia zia, così non lo dimentico. In breve, Laura è diventata famosa perché ha tradito suo marito. Ci rendiamo conto di quanto questo sommario sia noiosamente privo di dettagli?

Proviamo ad alzare i toni. Laura Lanza aveva 36 anni quando è stata uccisa. A quell’epoca, nel lontano dicembre del 1563 la giovane aveva 8 figli nati da un matrimonio di convenienza al quale lei era stata costretta a soli 14 anni. Questa storia, questo fatto, contiene già abbastanza dettagli per essere considerata notiziabile, ma data l’immensa sete di tragicità che contraddistingue i nostri giorni, sembra non essere ancora la giusta storia da raccontare. Aggiungerò altri due dettagli alla nostra storia: l’amante di Laura era il cugino di suo marito, cugino che è morto ucciso dal padre di lei.

Lei era una donna, una mamma, una moglie, un’amante e una figlia. Proprio in quest’ordine la sua intera vita è crollata

Perché questa notizia dovrebbe interessarci? Le risposte in realtà, anche se non ce ne rendiamo pienamente conto, sono molte più di quelle che crediamo. Questo fatto è tragico, lo abbiamo già anticipato. È vicino a noi (intendo geograficamente), infatti si svolge a Carini, in provincia di Palermo. Questo caso di cronaca ha avuto come protagonisti rispettabili membri della nobiltà del tardo 1500; praticamente dei vip. La nostra Laura, infatti, era una baronessa. La Baronessa di Carini. Ma ancor prima di essere una baronessa, Laura era una donna, una mamma, una moglie, un’amante e una figlia. Proprio in quest’ordine la sua intera vita è crollata.

Poche persone conoscono già la vicenda di vita di Laura Lanza e molti altri dettagli ve li ho dati io finora, ma ancora manca qualcosa alla nostra storia ed è il grande problema dei fatti di cronaca clamorosi: non si sa mai quello che viene dopo. Laura è stata scoperta dal padre mentre tradiva il marito, lui allora ha ucciso lei e il suo amante. Se fosse successo ai giorni nostri lo avremmo visto su tutte le prime pagine dei giornali. Ma poi? Cos’è successo a Ludovico Vernagallo, l’amante, al padre di Laura, Cesare Lanza, e al marito di lei, Vincenzo La Grua? Secondo me il compito di ogni giornalista è quello di far riflettere. E a fare riflettere più del caso di cronaca in sé, è proprio il dopo.

Questo “dopo” voglio darvelo io.

La tomba della Baronessa Carini
La tomba della Baronessa Carini- primo piano

Amore e Onore, un mondo disincantato quello della Baronessa Carini

Con la morte di Laura e Ludovico, l’unico protagonista della nostra storia rimane Cesare Lanza, il padre della Baronessa di Carini. Gli altri sono tutti morti e il marito di lei si è volatilizzato magicamente.

Insieme a Cesare Lanza rimangono tutti i dubbi e le domande su quali siano state le reali intenzioni dell’uomo mentre pugnalava la figlia. Per farla breve, all’interno della nostra storia – che ricordiamo essere una storia realmente accaduta – alcuni conti non tornano. 

Numero 1: Cesare ha ammesso di aver sorpreso la figlia durante l’atto di adulterio dopo aver ricevuto una soffiata. Ecco, da Carini a Palermo, dove viveva l’uomo, ci sono più di 5 ore di strada a cavallo, di conseguenza quanto tempo ci sarà voluto per far arrivare il messaggio all’uomo e per dargli modo di viaggiare con la cavalleria fino al castello della figlia? Ovviamente qualcosa non quadra. 

Cesare Lanza, come si diceva ai suoi tempi nel tardo 1500, ha fatto jackpot!

Si è pure scoperto, in un secondo momento, che Cesare aveva un grosso debito di denaro con Vernagallo, l’amante di Laura e qui è d’obbligo fare una distinzione tra i due tipi ammessi di delitto d’onore. Se un marito trovava la moglie mentre lo tradiva poteva uccidere l’amante di lei. Se un padre scopriva la figlia mentre tradiva il marito poteva uccidere lei, l’amante, prendersi l’eredità dell’amante e riavere indietro dal marito la dote della figlia. Cesare Lanza, come si diceva ai suoi tempi nel tardo 1500, ha fatto jackpot!

Eppure, per quanto non si possa perdonare un gesto come il suo, per amore di Laura e del suo ricordo è giusto evidenziare anche le incongruenze “buone” di questa storia: proprio perché la versione del padre non torna, alcuni storici sarebbero arrivati alla conclusione secondo cui Cesare amasse profondamente la figlia e che in realtà non l’abbia mai uccisa, prendendosi la colpa di qualcun altro. Questo dettaglio, infatti, trova nido in un evento che altrimenti è inspiegabile. L’uomo ha fatto seppellire la figlia all’interno della tomba di famiglia insieme al nonno e anni dopo insieme a lui stesso e alla moglie.

Uno squarcio del Castello della Baronessa Carini
Uno squarcio dell’abitazione della Baronessa Carini- quando la cronaca diventa narrazione

Colpita a morte, ferita e lasciata morire, la fine della Baronessa di Carini

Il mio compito oggi non è quello di trovare risposte a domande così antiche o di giudicare e condannare gesti e scelte che quotidianamente ognuno di noi dovrebbe impegnarsi a giudicare e condannare; quindi, mi sono limitata a raccontarvi questa storia.

Il primo colpo di spada, Laura lo ha ricevuto tra i reni, quando sporca di sangue ha iniziato a correre per il castello chiedendo aiuto e quando con la mano rossa ha toccato una parete di quella sua casa di pietra. La ferita però era troppo profonda e con il secondo colpo di spada, quello che secondo i cantastorie “ci spaccau curuzza e vini”, il cuore e le vene, Laura è morta.

Avevo detto che del marito non se ne sapeva più nulla, ma in realtà in tutta questa storia è vincitore proprio lui che poco tempo dopo la morte di Laura si è risposato e ha fatto ridipingere tutto il castello, nascondendo e buttando via tutto quello che le apparteneva.

La macchia di sangue della Baronessa Carini- dettaglio
La macchia di sangue della Baronessa Carini- dettaglio- la storia che diventa leggenda

La storia della Baronessa Carini diventa anche leggenda

La leggenda narra che non sia riuscito a coprire proprio quella macchia di sangue, l’impronta della mano di Laura. Come quell’impronta ogni 4 di dicembre ricompare inspiegabilmente sul muro, io mi auguro che ogni caso di femminicidio finora accaduto venga ricordato, finché ovviamente non ce ne saranno più. 

Alla fine di tutto, possiamo dire di Laura, della baronessa di Carini, che non era colpa sua e che non era sbagliato desiderare una vita diversa con l’uomo che amava, è solo che lei lo stava amando in una vita sbagliata e per questo mi auguro che lo abbia incontrato in quella successiva. 

Per quel che riguarda noi, qui, invece, vi avevo promesso un “dopo”, ma in realtà vi ho mentito. Perché ci avranno pure fatto film e musical, ci avranno pure scritto libri, ma quello che vi ho raccontato oggi è un fatto di cronaca ancora aperto. 

E sono passati quasi 500 anni..

A cura di Giovanna Valenti, studentessa della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios

Il femminicidio della Baronessa di Carini: il cold case siciliano ultima modifica: 2022-11-09T18:33:14+01:00 da Redazione

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