“Eri come l'Etna”: la collettiva di pittura che espone il Vulcano e racconta le sue leggende

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LEGGENDE

“Eri come l’Etna” il Vulcano e le sue leggende

Alcune delle opere degli artisti presenti alla collettiva di pittura "Eri come l'Etna"

L’OZ Galleria d’Arte a Nicolosi può essere considerato il punto d’incontro nonché portavoce di artisti emergenti siciliani. Attualmente ospita una collettiva di pittura, “Eri come l’Etna”, che racconta la visione del Vulcano con le sue leggende. Attraverso le opere di sei artisti siciliani – Carmelo Calvagna, Salvo Caramagno, Carmen Di Benedetto, Jacò, Luca Lombardo e Lucia Ragusa – impariamo ad amare una terra che molto spesso, a causa della vita frenetica contemporanea, ci dimentichiamo di appartenere. L’inaugurazione della mostra, patrocinata dal Comune di Nicolosi e a cura di Luca Lombardo, è avvenuta lo scorso 29 luglio e sarà visitabile gratuitamente fino al 9 agosto.

Il Vulcano tra realtà e leggenda

Ogni artista racconta la sua visione dell’Etna attraverso due opere: una ispirata alla “Montagna” e l’altra ispirata ad una delle leggende siciliane strettamente legate al Vulcano. Visitare la collezione significa riscoprire l’identità di un’intera isola (anche di noi stessi) partendo dal simbolo più importante che la contraddistingue, l’Etna. La Sicilia è una terra capace di stare assopita per poi esplodere violentemente. Un po’ come i suoi cittadini, i quali riescono ad assecondare i ritmi naturali della madre terra andando all’unisono con il suo respiro. Lo spettatore si troverà davanti una prospettiva di ciò che l’Etna rappresenta per ogni singolo artista. Attraverso le loro pitture si potrà ricostruire una tradizione che, a partire dal mito e dalle leggende siciliane, è patrimonio culturale comune per un’ intera città, ma sopratutto per il mondo.

Eri come l'Etna all'OZ Galleria d'Arte a Nicolosi

Eri come l’Etna all’OZ Galleria d’Arte a Nicolosi

I’Etna che ci protegge come una madre fa con un figlio

Carmelo Calvagna e Carmen Di Benedetto: L’Etna come paternità e maternità

L’opera di Calvagna, pittore catanese classe ’47, è legata a quella della moglie Carmen Di Benedetto, anch’essa presente come artista in questa mostra. Le pitture di Calvagna hanno lo scopo di far riflettere l’osservatore. Lo fanno immergere nei ritmi interpretativi di una contemporaneità, che diventa fonte di ispirazione e obiettivo di critica. Guardando le opere di Calvagna, è come se si guardasse dentro se stessi.

Nelle opere presentate da Carmen Di Benedetto, invece, è possibile ritrovare gli stimoli della politica e della cultura popolare, dandogli una prospettiva ricca e critica. Alla domanda da me fatta ad ogni singolo artista della mostra “Eri come l’Etna” “cosa rappresenta e che importanza ha l’Etna per voi”, Calvagna e la moglie Di Benedetto hanno risposto che “la nostra Etna tetralogia, declinando la rappresentazione al maschie e al femminile, propone l’Etna come paternità e maternità. La polvere lavica dell’eruzione del 2007 e i frammenti lavici di oggi come pura e oggettiva materia in dialogo con le parole del tempo, Ulisse e Polifemo e l’immagine della narrazione, la leggenda di Re Artù”.

Salvo Caramagno: L’Etna come madre severa ma dolce

Conosciuto per aver allestito diverse mostre a livello nazionale e internazionale, Caramagno è anche un importante maestro del muralismo italiano. I carrettieri circondati da aranceti luminosi raccontano frammenti di un’identità mitologica e illustrativa. Vengono costruiti su schemi che irrompono nel siciliano con un enorme sentimento di appartenenza. Sentimento che è stato dimenticato a causa della contemporaneità dei giorni nostri. Per l’artista l’Etna è “a Muntagna, è come una madre dolce e severa, un’amante sensuale e traditrice. Una presenza silenziosa che ti protegge, ma può anche ucciderti.”

Inaugurazione della collettiva di pittura "Eri come l'Etna" all'OZ Galleria d'Arte a Nicolosi

Inaugurazione della collettiva di pittura “Eri come l’Etna” all’OZ Galleria d’Arte a Nicolosi

L’Etna come rappresentazione di noi stessi

Jacò: la sua Etna è il cuore della Sicilia e dei siciliani

Giacomo Platania (nome d’arte Jacò) è un artista catanese che ha partecipato ad oltre cento mostre, tra personali e collettive, sia in Italia che all’estero. Le opere presentate alla mostra “Eri come l’Etna”, raccontano ciò che è imprevedibile: una introspezione che diventa il punto di partenza per evocare e filtrare la realtà per libera associazione. “L’Etna è il cuore della Sicilia, un centro di propagazione di energia e identità. Con Lei si stringe una sinergia emotiva, una convivenza sentimentale segnata da note esplosive e avvolgenti.”.

Luca Lombardo: L’Etna come metafora di come è chi la vive appieno

Pittore e illustratore catanese, Luca Lombardo afferma che il rapporto con la realtà non si conclude con la rappresentazione visiva, ma si addentra in una sorta di introspezione. La sua pittura è frammentata e insulare. Essa rappresenta le idee e i sentimenti attraverso una dimensione che non gli da modo di affermarsi e contraddirsi. Per Lombardo l’Etna è “una manifestazione contemporanea, la perfetta metafora di come è chi la abita. Il suo è un racconto drammatico che si sviluppa e poi assesta in un equilibrio irreale, profondo e teatrale.”

Lucia Ragusa: La presenza costante dell’Etna dentro i suoi cittadini

Pittrice, scultrice e mosaicista catanese, Lucia Ragusa ha partecipato a tantissime esposizioni, sia personali che collettive, a livello nazionale ed internazionale. La sua pittura è fatta di energia e delicatezza, invasa di colori soffusi. Per lei l’Etna è “un riferimento imprescindibile, ci viviamo dentro, ne percepiamo la presenza. Vivere all’ombra del Vulcano significa caricare la nostra quotidianità di un’influenza vitale e inarrestabile.”

“Eri come l’Etna” il Vulcano e le sue leggende ultima modifica: 2017-08-07T10:33:47+02:00 da Valentina Friscia

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