La Catania settecentesca nasconde dei misteri sconosciuti a molti degli abitanti di questa meravigliosa città. Tra questi vi è, indubbiamente, la Casa di Loreto. Si tratta di una replica della chiesa originale ubicata, per l’appunto, a Loreto, in provincia di Ancona. La chiesetta si trova in un vano rettangolare attiguo alla chiesa di Santa Maria dell’Aiuto, nell’omonima piazza, nei pressi di via Giuseppe Garibaldi. Edificata nel 1740 per volere del canonico don Lauria, che dopo aver visto l’originale Santuario volle a Catania una copia della stessa, che la leggenda voleva fosse stata trasportata dagli angeli.
La Casa di Loreto: tra leggenda ed analogie
La storia della Santa Casa di Loreto narra che nel 1291, dopo l’invasione dei Musulmani in Palestina, la Casa dove Maria era nata e dove aveva ricevuto l’annuncio dell’arcangelo Gabriele, fosse stata trasportata dagli angeli a Loreto. Da questo episodio leggendario nasce il mito sopra citato. La copia di questa chiesa si narra fosse stata trasportata sempre dagli angeli anche a Catania. Quest’ultima, rispecchia tantissime analogie con la struttura principale e per alcuni versi è nutrita di nuove conoscenze teologiche. Bellissimo è il rivestimento marmoreo esterno con la rappresentazione dei personaggi del Vecchio Testamento. Su di esso vi sono dei pannelli che rappresentano le fasi salienti della vita di Maria. Tra questi la Natività, l’Annunciazione e la Natività di Cristo. In uno di questi pannelli viene rappresentato anche l’episodio in cui gli angeli trasportano la casa dalla Palestina a Loreto.
Interno della casa e altare di Maria Regina dal Cielo
L’interno della casa è davvero una fotocopia dell’edificio originale. L’unica dissonanza è percepibile dando uno sguardo agli affreschi. Se nella Casa di Loreto, questi ultimi ricalcano interamente l’era medievale, in quella di Catania la sensazione è che si sia scelta una maniera più moderna.
Probabilmente, lo stesso Don Lauria, vissuto nel Settecento, volle modificare con degli affreschi maggiormente pertinenti a quel periodo.
Magnifico è l’altare tutto in marmo policromo che dà un effetto decorativo molto gradevole. Su di esso troneggia l’immagine di Maria Regina del Cielo con la veste dalmatica che da una sensazione di sacro. il Santuario dedicato alla Madonna dell’Aiuto: un tesoro nascosto all’interno di un altro gioiello settecentesco.
Un mix di marmi e di rappresentazioni scenografiche che ti rapisce e ti da la sensazione di essere trasportato da un epoca ad un altra, da un luogo ad un altro.
Un’emozione decisamente da provare.