Anni che non esistono più e che non torneranno più. I bambini degli anni ’50 forse li ricorderanno: il Pulcinella musicale “n’do Cappeddu” era un simpatico gioco acquistabile da dei venditori ambulanti che gironzolavano per le strade del centro storico catanese. Da dove provenivano questi giochi che furono amati dai più piccoli ma che oggi non esistono più?
I Pulcinella musicali: il legame tra Napoli e Catania
La maschera carnevalesca per eccellenza di Napoli è Pulcinella. Il giochino, chiamato Pulcinella musicale, nasce nelle strade partenopee e quando giunse a Catania ebbe lo stesso seguito.
“Accattateve ‘o Pullecenella dint’ ‘o cuppetiello… comme sona bello ‘o Pullecenella”, così gridava il venditore ambulante napoletano che pubblicizzava le sue marionette. E a Catania? I Pulcinella musicali divennero “famosi” all’incirca negli anni ’50, quando i bambini dell’epoca amavano giocare in strada, sporcarsi e si divertivano con poco. Non avevano bisogno di null’altro: un Pulcinella musicale e una fervida compagnia per decretare il suonatore migliore.
Come erano fatti i Pulcinella musicali?
Il venditore ambulante, provvisto di una grande cesta di vimini oppure di un filo legato alle estremità da due pezzi di legno, passeggiava tra le vie di Napoli e poi di Catania con tutti i Pulcinella musicali appesi sottosopra. Nel cono di cartone era attaccato, con la colla vinicola, della carta colorata oppure della stoffa dalla quale fuoriusciva una testa in terracotta di un Pulcinella vestito di tutto punto con un panno-cencio rigorosamente bianco. La testa in terracotta era lavorata in modo tale da poterci infilare un filo di ferro che, passando attraverso il cono, usciva dall’estremità opposta. Il filo di ferro era lasciato lungo, ma alla base veniva realizzata un’impugnatura che permetteva al bambino una facile manipolazione. Preso in mano il filo, bisognava fare un veloce movimento “su e giù” per vedere la marionetta di Pulcinella “entrare ed uscire” dal cono.
Perpendicolarmente al cono era applicata una mini trombetta. Così era possibile far “ballare” il Pulcinella musicale a suon di tromba stridula. Questo gioco ha regalato momenti di gioia e spensieratezza ai bambini dell’epoca.
I Pulcinella musicali oggi: esistono ancora?
“Mi rattrista pensare che ho avuto modo di giocare con un Pulcinella musicale quando ero bambina, ma che adesso non posso più avere la gioia di regalarne uno ai miei nipoti”. I tempi sono cambiati e nelle strade catanesi non ci sono più i venditori ambulanti di questo giochino. I bambini di oggi non hanno idea di cosa sia un Pulcinella musicale perché non ne hanno mai visto uno. Sono scomparsi in poco tempo, ma vivono ancora nei ricordi di quei bambini, oggi adulti, che hanno avuto la bellezza di poterne avere uno.
“Mio padre ne aveva uno conservato dalla sua adolescenza e quando ero piccolo ci ho giocato un po’. La trombetta non suonava più ma oggi, all’età di 30 anni, non ne ho più visti in giro. Forse sono stato l’ultimo dei più giovani ad aver visto un Pulcinella musicale!”. Ciò che ci rimane oggi di questo gioco sono le testimonianze di quei bambini che hanno trascorso i loro pomeriggi giocando con il loro passatempo preferito, il Pulcinella musicale.
La principale fonte di questo articolo è stata Napolitan, così come delle due foto in copertina.
