Gli studenti della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios ci raccontano noti episodi di cronaca divenuti in seguito soggetto di apprezzate opere letterarie. Nei loro lavori descrivono prima il fatto, con stile asciutto e neutrale, e poi ci fanno emozionare con la narrazione della storia. Un unico avvenimento, due punti di vista diversi, in bilico tra giornalismo e letteratura. Questa settimana pubblichiamo il lavoro di Gabriella Tomarchio, dedicato a un caso di cronaca della fine degli anni ’60 citato nella raccolta “Hollywood Criminale” di Diego Giuliani e Sabrina Ramacci (Newton Compton, 2007).
IL FATTO, nudo e crudo. Cronaca a 360°
Cronaca nera. La polizia archivia il caso ma gli assassini sono ancora a piede libero
Assassinato il divo del muto Novarro alla vigilia di Halloween. Il corpo, senza vita, giace nella sua dimora ad Hollywood in una pozza di sangue.
Hollywood Criminale: l’attore di origine messicana Ramon Novarro lascia i propri fan all’età di 69 anni. Per l’erede del latin lover Rudolph Valentino e star hollywoodiana indiscussa per film kolossal come Ben-Hur, la fine è stata brutale. La notte tra il 30 e il 31 ottobre 1968, il corpo è stato ritrovato alle prime luci dell’alba dall’assistente nella villa al 3110 di Laurel Canyon, nord Hollywood. È qui che il padrone di casa, riverso senza vita su un angolo del suo letto, giace in un lago di sangue. La polizia di Los Angeles è rimasta sconvolta di fronte alla stessa dimora messa sottosopra. La scena del crimine ha rivelato che il responsabile ha usato calci, pugni, corpi contundenti per ferire mortalmente l’anziano.
Novarro, divo di Hollywood torturato e ucciso
L’uomo è stato torturato, i suoi polsi legati alle caviglie con un filo elettrico. Tra le gambe c’è un bastone e sul collo c’è una lettera, una “N” o una “Z”, incisa con un coltello. Lo specchio presente nella camera recava la scritta con un rossetto rosso “US GIRLS ARE BETTER THAN FAGITS” (“Noi ragazze siamo migliori delle checche”, ndr) e sotto il corpo dell’uomo un’altra scritta, un nome di cui si sa poco: “Larry”. L’uomo è morto per asfissia, così diranno i medici, causata dal sangue che gli ha bloccato il respiro. Una svolta è stata la scoperta in giardino di alcuni vestiti insanguinati che lasciano dedurre che gli assassini possano essere due. La mancanza di segni di effrazione, inoltre, suggerisce alla polizia che il padrone di casa conoscesse i killer.
LA STORIA, narrare i fatti di cronaca
«Noi ragazze siamo migliori delle checche». Questa frase, scritta su uno specchio con un rossetto rosso intenso, segna il tramonto non solo della vita di Ramon Novarro, ma di un’intera era. Divo della Hollywood degli anni ’20 e ’30, raggiunge il massimo della fama con il film muto Ben-Hur nel 1925 divenendo il nuovo latin lover del cinema dopo la scomparsa del giovane Rudolph Valentino.
La sua bellezza latina aveva conquistato tutti. Una carriera costellata di successi e soddisfazioni, che però si eclissa con la morte violenta, all’età di 69 anni. Con lo scorrere del tempo l’attore lavora sempre meno, passando le sue giornate solitarie tra alcool, droga e la compagnia a volte di giovani uomini con i quali intrattiene particolari amicizie. Una di queste però si rivelerà mortale, rendendo l’atmosfera nera e dando alla città delle stelle l’appellativo di Hollywood Criminale.
Alle prime luci dell’alba si consuma l’omicidio nell’Hollywood Criminale…
Alle prime luci dell’alba del 31 ottobre del 1968 il corpo dell’anziano giace senza vita in un lago di sangue. La scena è decisamente raccapricciante: l’uomo, a malapena riconoscibile per le bruciature e le percosse. Il corpo mostra i segni inequivocabili delle torture: preso a calci, a pugni, colpito più volte con oggetti di ogni forma. L’assassino aveva legato i polsi dell’attore alle caviglie con un filo elettrico e aveva posizionato un bastone tra le sue gambe.
L’assassino lascia lettere e frasi misteriose: una “N” incisa a sangue sul collo della sua vittima e “Noi ragazze siamo migliori delle checche”, che fa intuire che il carnefice possa essere una donna. In più, il pavimento è tappezzato di vecchie foto che ritraggono l’attore da giovane, foto di ricordi e segreti di una vita. Sembrava o una rapina finita male o un omicidio mosso da vendetta. Non si scopre subito chi sia l’artefice di questo crimine brutale, ma non si dovrà aspettare molto.
Una Hollywood Criminale più cattiva dei film!
L’anno dopo i fratelli Paul e Tom Ferguson, diciassette e ventidue anni, vengono accusati di omicidio. All’inizio provano a farla franca, tentano di coprirsi a vicenda, cambiano spesso versione ma alla fine confessano. I due conoscevano Novarro di fama. Si diceva in giro che amava circondarsi spesso di uomini e loro non erano nuovi alla prostituzione. Passò poco, e riuscirono ad ottenere un invito. L’intenzione avrebbe dovuto essere solo quella di prendergli dei soldi. Quella sera, dopo aver passato alcune ore in tranquillità, Paul – che era diventato più intimo con l’anziano- picchia, a un certo punto, l’uomo nella sua camera da letto, è visto da Tom. Dirà: «Sono colpevole di averlo colpito, ma l’ho fatto annebbiato dall’alcool». I fratelli vengono condannati al carcere a vita, anche se di fatto il primo viene rilasciato dopo vent’anni, e il secondo dopo soli otto.
La stella di Ramon Novarro brilla ancora sul pavimento della Walk of Fame. Ricorda un uomo che visse nella sua fragilità e avvolto nel segreto della sua omosessualità. Un segreto che, dopo la sua morte, appare su tutte le prime pagine insieme ai dettagli dell’atroce delitto. Ed è per questo che la sua stella rimane ancora oggi macchiata di sangue e di violenza.
A cura di Gabriella Tomarchio, studentessa della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios
