Palazzo Pardo: alla scoperta del tardo-barocco catanese – itCatania

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EDIFICI STORICI

Palazzo Pardo: alla scoperta del tardo-barocco catanese

Palazzo Pardo a Catania - foto di: Valentina Friscia

Il tardo-barocco del Palazzo Pardo.

Eterne impalcature ed eccessivi cartelloni pubblicitari hanno nascosto per anni il Palazzo Pardo di Catania. Oggi è finalmente possibile ammirare nuovamente la bellezza tardo-barocca di questo palazzo, anticamente di proprietà della famiglia nobiliare San Martino di Ramondetta.

La caduta frequente di calcinacci ha costretto il Comune di Catania a compiere lavori di manutenzione innalzando un’impalcatura su tutto l’edificio. Dopo diversi anni dalla sua stesura, nonché dalla continua visione di pubblicità che oscurava la bellezza barocca del palazzo nel centro città, essa è stata tolta. È riemersa così l’architettura del primo settecento catanese, con mascheroni, paraste e cornici decorate. Augurandoci che i piccoli lavori di restayling siano stati eseguiti, oggi vi racconteremo la storia di questo antico palazzo aristocratico catanese che definisce la quinta di piazza Duomo.

Palazzo Pardo
Torna a splendere il tardo-barocco del Palazzo Pardo a piazza Duomo. Foto di: Valentina Friscia

Tutto sul Palazzo Pardo di Catania

Posto ad angolo tra via Garibaldi e piazza Duomo, il Palazzo Pardo fiancheggia da una parte la fontana dell’Amenano e dall’altra Palazzo Zappalà e Palazzo Marletta. Il gioiello tardo-barocco, di origine laica, è attribuito ad Alonzo di Benedetto, architetto catanese sopravvissuto al terremoto del 1693. L’architetto, oltre alla progettazione del Palazzo Pardo, lavorò alla ricostruzione di altri edifici presenti in zona. L’Arcivescovato e l’annesso Seminario dei Chierici, il Palazzo del Senato (in seguito conosciuto come “degli Elefanti”) furono solo alcune opere del Di Benedetto.

Se osserviamo l’edificio possiamo notare numerosi mascheroni antropomorfi e cornicioni ricoperti da vegetazione e un albero di fico. In passato si credeva che i mascheroni, tanto usati nei palazzi in quel di Catania, rappresentassero uno “scherno” al popolo da parte dei nobili, cioè una sorta di “linguaccia” che la nobiltà catanese trasmetteva alla plebe. In realtà essi sono da sempre stati considerati il simbolo della lotta contro il male.

Palazzo Pardo a Catania
Palazzo Pardo e Fontana dell’Amenano. Foto di: Valentina Friscia

Palazzo Pardo: il primo albergo di Catania

Il Palazzo Pardo fu uno dei primi palazzi realizzati dopo il sisma del 1693. In principio fu residenza dei Principi del Pardo, per poi divenire dalla fine del XVIII secolo il primo albergo di Catania. I viaggiatori del Grand Tour trovarono alloggio in questo edificio. Da qui, infatti, partivano per i loro viaggi alla scoperta della città, spesso accompagnati dai nobili catanesi (ricordiamo Goethe, ospite del Principe di Biscari). Pare vi soggiornò pure Giuseppe Garibaldi e, si racconta, fu da un balcone del Palazzo Pardo che salutò i catanesi ed esclamò “O Roma, o morte!”.

Palazzo Pardo: alla scoperta del tardo-barocco catanese ultima modifica: 2020-08-25T14:56:22+02:00 da Valentina Friscia

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