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Sara Scuderi: l’opera lirica come arte e ricerca interiore

Sara Scuderi: grande talento dell'Opera

Sara Scuderi: donna nata a Catania conosciuta in tutto il mondo per la sua lirica

Altro talento che Catania ha esportato ovunque. Un’altra figura femminile la quale ha dimostrato di avere la lirica nel sangue. Sara Scuderi è stata un soprano siciliana, conosciuta a livello internazionale. Una donna che, per il suo talento, vale la pena ricordare.

Vita della “Greta Garbo dell’Opera”

Sara Scuderi nasce a Catania l’11 dicembre 1906. Debuttò a diciannove anni al Teatro Coccia di Novara, interpretando Leonora ne Il Trovatore. Stipulò un contratto di sette anni con La Scala di Milano. Questo la portò all’ascesa e si esibiva con i più celebri cantanti lirici dell’epoca. Ad Amsterdam ottenne un altro contratto di sette anni e da qui il successo a livello internazionale (Brasile, Argentina). Dopo qualche tempo la cantante lirica tornò in Italia e si esibì in tutti i più importanti teatri della penisola. La Scala di Milano, il Teatro dell’Opera di Roma e il Teatro Massimo di Palermo la videro manifestarsi con l’interpretazione di vari personaggi.

Ma la rappresentazione che più la caratterizzò avvenne nel 1947, al Gran Teatro de Liceu a Barcellona. In occasione del centenario della struttura, interpretò Anna Bolena, dall’opera di Donizetti. Fu un’esibizione in cui Sara Scuderi manifestò, in modo più spiccato, l’unicità della sua vocazione lirica. Si trattava, tra l’altro, del primo allestimento dell’opera del Novecento; anche questo ne denota l’unicità. Negli anni ’50 la donna si ritirò dalle scene, per prendersi cura della madre inferma. Impartiva lezioni di canto a chi sentiva la vocazione della lirica. Negli ultimi anni visse nella Casa di Riposo per artisti di Milano, fondata da Giuseppe Verdi, dove morì il 24 dicembre 1987.

Sara Scuderi: raccolta dei suoi canti lirici

Come Sara Scuderi rappresentava l’Opera

L’interpretazione di Tosca alle Terme di Caracalla fu un’altra emersione dell’unicità del suo stile canoro. In Sara Scuderi convergevano la presenza scenica e la nitidezza della voce. Questa era sempre limpida, soave e immergeva il pubblico in modo intenso nel personaggio. Alla Scala di Milano “ricevette grandi elogi per le sue interpretazioni”. L’ultima apparizione di Sara Scuderi risale al 1984, nel docu-film Il bacio di Tosca. nel 1982 fu pubblicato il libro The last prima donnas. Esso riporta tutte le le prime donne del melodramma e l’artista catanese figurava tra queste.

Sara Scuderi era una donna indipendente, grazie alla sua vocazione. Purtroppo spesso riceveva avances non gradite. Rifiutava costantemente proposte lavorative da impresari spregiudicati e donnaioli. Alla fine la cantante lirica catanese riuscì a trovare per lei le strade giuste. La donna, infatti, affermava la volontà di avanzare nella carriera con l’onestà e il suo talento.

Una donna da cui traspariva sia la grandiosità del suo talento sia l’integrità come persona. Storie di figure femminili da rammentare e tenere come esempio per chi vuol seguire il suo talento.

Sara Scuderi: l’opera lirica come arte e ricerca interiore ultima modifica: 2021-08-04T15:40:59+02:00 da Angela Strano

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