Pasta "cipudduzza e pumaroru", un piatto di origine contadina

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Pasta “cipudduzza e pumaroru”, un piatto di origine contadina

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La pasta cipudduzza e pumaroru è uno dei piatti della tradizione contadina ormai persa. Vi sveliamo la ricetta tradizionale.

Pasta cipudduzza e pumaroru, un piatto povero e molto economico

Bastano pochi ingredienti per portare in tavolo un piatto molto povero, ma intriso della tradizione catanese. Di quella Catania di un tempo che lavorava i campi e che aveva davvero poco con cui mangiare. Uno dei piatti che proprio per i pochi elementi che lo compongono è molto economico, ma rimane buono. Ormai si è persa e pochi la mangiano, ma per chi volesse provare ecco cosa fare.

Per cucinare la pasta cipudduzza e pumaroru bastano solo pochi ingredienti: pasta, pomodori, cipolla, un filo d’olio e basilico. Per recuperare cipolla rosa e pomodori rossi arricciati basta recarsi alla Fiera, in Piazza Carlo Alberto di mattina o uno dei mercatini rionali. Bastano pochi euro ed il gioco è fatto.

Pasta cipudduzza e pumaroru- le Cipolle- Foto,: Cavaleri Francesca Agata
Pasta cipudduzza e pumaroru- le cipolle da usare – Foto: Cavaleri Francesca Agata

Pasta cipudduzza e pumaroru come scegliere gli ingredienti

La bontà della pasta dipende proprio dai suoi pochi elementi. Partiamo dai pomodori che devono essere quelli rossi, ricci, morbidi e succosi. Sono i pomodori tipici dell’estate che vengono molto usati per fare la salsa e le conserve di pomodoro. Mentre la cipolla migliore è quella bianca all’interno con esterno rosa. Anche questa tipica di stagione, del resto una volta si mangiava e cucinava a seconda del periodo dell’anno.

Ed ancora l’olio deve essere rigorosamente d’oliva e di buona qualità. Inoltre la pasta da preferire è di taglio corto, come gli spaghetti spezzati. Proprio per i suoi ingredienti è piatto tipico dell’estate, anche se va servito caldo. Magari accompagnata da un buon bicchiere di vino fresco.

Pasta cipudduzza e pumaroru- Pomodori Foto: Cavaleri Francesca Agata
Pasta cipudduzza e pumaroru, la varietà migliore per la ricetta- Foto: Cavaleri Francesca Agata

Come preparare il piatto in pochi e semplici passaggi

Come prima cosa lavorare bene i 2-3 pomodori e tagliarli a pezzettoni. Mondare una cipolla e tagliarla a pezzettini. Prendere una pentola, aggiungere un filo d’olio e soffriggere la cipolla. Non appena sarà dorata, aggiungere i pezzettoni di pomodoro e lasciare cuoce per circa 2 minuti. Se piace, in questa fase si può aggiungere anche qualche foglia di basilico. Aggiungere un pò d’acqua, circa un bicchiere e mescolare.

Quando la cipolla sarà quasi cotta aggiungere la pasta, secondo quantità, e aspettare che questa si cuocia. Aggiungere di tanto in tanto un pò d’acqua per evitare che la pasta si attacchi al fondo della pentola. Quando la pasta sarà pronta, servire nei piatti. Si consiglia una lacrima d’olio di oliva. Tuttavia esiste un piccolo segreto per esaltare il sapore, basta dare una spolverata di ricotta salata sulla pasta. Oppure anche il pecorino va bene, a seconda dei gusti. Bastano poche cucchiaiate per gustare un sapore forte, deciso e tipico della cucina contadina catanese dei nostri nonni.

Pasta “cipudduzza e pumaroru”, un piatto di origine contadina ultima modifica: 2022-09-13T09:20:59+02:00 da Cavaleri Francesca

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