‘Nzichitanza! la rubrica eventi firmata da itCatania, questa settimana vuole consigliarvi alcuni luoghi da visitare. Una piccola guida per andare alla scoperta degli itinerari catanesi descritti e vissuti da alcuni scrittori. La prima di una serie di piccole guide (ne seguiranno tante altre!) per i turisti e per i catanesi che non hanno ancora avuto modo di visitare alcune delle bellezze che Catania racchiude.
Itinerari catanesi: una città da scoprire
Il viaggiatore amante dei libri vede le città come romanzi. I profili dei palazzi assomigliano a degli aforismi, la luce che filtra al mattino dalla finestra assume i contorni di una poesia e le vie di una metropoli si vestono di prosa. Il viaggiatore amante dei libri cerca i luoghi descritti nel suo romanzo preferito. Vuol sapere se quello che l’ha ammaliato corrisponde al vero. Vuole lasciarsi rapire da quel posto descritto con tanta dovizia di dettagli. Vuole conoscere i luoghi vissuti dallo scrittore. Catania, come ho già scritto tante volte, è un romanzo in chiaroscuro. Viaggiatori e scrittori di tutto il mondo l’hanno amata e immortalata in intense pagine di suggestioni e meraviglie.
Itinerari catanesi: Verga
Impossibile non iniziare da Giovanni Verga. La prima tappa è la casa natale dello scrittore catanese. Si trova in via Sant’Anna 8 ed oggi è un magnifico museo. All’interno sono presenti oltre 2500 volumi appartenuti al narratore, le foto, lastre e pellicole scattate dallo stesso, le riproduzioni originali delle sue opere e numerosi ritratti. Da via Sant’Anna, spostiamo in via Crociferi. Qui, si erge maestoso il Monastero San Benedetto; ambientazione del romanzo “Storia di una capinera” e set (in particolare il settecentesco parlatorio) dell’omonimo film di Franco Zeffirelli. A Piazza Verga, invece, è possibile osservare la fontana che riproduce il naufragio della Provvidenza del capolavoro “I Malavoglia“. Ed i luoghi che lo hanno ispirato? Acicastello, Capo Mulini e Aci Trezza con l’imperdibile Museo Casa del Nespolo.
Federico De Roberto, Vitaliano Brancati e anche Gabriele D’annunzio
Tra gli itinerari catanesi da non perdere spicca il maestoso Monastero dei Benedettini sito a Piazza Dante e sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Federico De Roberto, napoletano di nascita e catanese d’azione, svolge l’azione dell’esilio del protagonista Consalvo di “I Viceré“, proprio presso i locali del Monastero. Il complesso monasteriale viene descritto anche da Gabriele D’Annunzio in “Il Piacere“.
Vitaliano Brancati ambienta i suoi due più celebri capolavori a Catania; “Il Bell’Antonio” e “Don Giovanni in Sicilia”.
Brancati descrive la via Etnea, Piazza Roma, la Chiesa del Carmine in piazza Carlo Alberto, porta Garibaldi, Via Crociferi e via Sangiuliano. Come non lasciarsi rapire dalle parole di Brancati ne Il Bell’Antonio quando descrive il colloquio tra Antonio e lo zio Ermenegildo? «Entravano a quel punto in piazza Dante, rasentando la chiesa di San Nicola, dalle colonne mozze, attorno ai cui muraglioni le rondini, saettando di sotto alle tegole del bel contento vicino, lanciavano strida brevi e attutite, quella che, destinate a luoghi solitari e antichi, li rendono ancora più solitari e più antichi.»
Ancora itinerari catanesi: Ercole Patti e Goliarda Sapienza
Ercole Patti in “Giovannino” ci porta in una Catania degli anni ’20. La via Etnea, ancora protagonista di questi itinerari catanesi, è percorsa da carrozze lucenti e da giovani ragazze di buona famiglia accompagnate dalle madri. E ancora, in “Graziella“: «Erano usciti dal grande portone di un vecchio palazzo gentilizio in Piazza Duca di Genova tra gli archi della marina e il museo Biscari; questo palazzo alquanto in rovina era la sede del collegio…
I convittori fra uno sventolio di penne di cappone avevano percorso via Landolina, erano passati davanti al Teatro Massimo Bellini, avevano imboccato la via Lincoln e lungo la via Etnea si dirigevano verso la Villa.»
In “Un bellissimo novembre” tutto ha inizio in un salotto borghese di via Montesano per poi spostarsi alle pendici dell’Etna. Di rilievo anche l’omonimo film per la regia di Mauro Bolognini che ad esempio utilizza come set Piazza Duomo a Catania per le scene della processione di Sant’Agata e il Teatro Massimo Bellini per la scene in cui Cettina (Lollobrigida) e Nino (Turco) si recano a teatro. E Goliarda Sapienza? Cresciuta tra i vicoli della Civita e di San Berillo, ha dedicato ogni pagina alla città di Catania. La magia del Cinema Mirone (odierno King sito in via Antonio de Curtis 14) in cui trascorreva i suoi pomeriggi e di cui racconta nel romanzo “Io, Jean Gabin”. La casa natale in via Pistone, il mare della Plaja e quello di Ognina. Catania è un mondo da scoprire e parafrasando Mallarmé: Catania, alla fine, è fatta per finire in un bel libro.
‘Nzichitanza! vi augura un buon week-end e vi invita a raccontare dei vostri itinerari catanesi, dei vostri luoghi del cuore e magari delle vostre impressioni e quello che vi ha suscitato il poter vedere e vivere i luoghi dei vostri romanzi preferiti.