Intervista a Rosario Grasso, infermiere per passione

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Intervista a Rosario Grasso, infermiere per passione

Rosario Grasso è un infermiere della provincia di Catania, in particolare della città di Acireale, che lavora presso l’ospedale Garibaldi di Catania.

Rosario Grasso è un infermiere della provincia di Catania, in particolare della città di Acireale, che lavora presso l’ospedale Garibaldi di Catania. Rosario ha voluto condividere con noi le sue emozioni, sensazioni, difficoltà e gioie in uno dei mestieri più complessi, difficili che abbiamo riscoperto e apprezzato soprattutto in questi anni di pandemia.

Rosario Grasso, infermiere per passione

Ho conosciuto Rosario su Facebook. Tra i post che spesso condivide, uno in particolare mi ha colpito. Lo condivido:

Con Molto Onore e felicità la pagina Nazionale e famosissima del NurseTimes ha condiviso il mio post:

Oggi in ospedale, con i miei colleghi, abbiamo fatto ascoltare 2 canzoni ad una Paziente, dal nostro cellulare. La ragazza, ricoverata per una malattia invalidante, non sorrideva mai, piangeva spesso ed era soprattutto dormiente e silenziosa. La sorella ci aveva consigliato le sue due canzoni preferite, “Mi scappa la Pipì“ di Pippo Franco e “Ti Amo” di Umberto Tozzi! You tube: Play… e D’Improvviso che spunta il sole, la ragazza inizia a ridere e a canticchiare insieme a noi, la sua felicità era palpabile, ai nostri occhi, anche se non poteva, stava ballando sul letto, con un microfono in mano, era bellissima. A me e ai miei colleghi una emozione infinita, la pelle d’oca… quello che la musica può fare ..Lo ricorderò e racconterò per molti anni! Essere Infermiere è anche questo ❤️Rosario Grasso

Rosario Grasso Con Tuta
Rosario Grasso oggi lavora presso l’Ospedale Garibaldi di Catania

Dal 2004 è divenuto infermiere per professione ma soprattutto per missione, sensibilità e vocazione.

Dal 2010 lavora presso il Garibaldi di Catania, nella sede centrale dell’ospedale, sito in piazza Santa Maria di Gesù.

Una delle tante immagini che celebrano il grande lavoro e sacrificio di medici, infermieri, collaboratori sanitari.
Una delle tante immagini che celebrano il grande lavoro e sacrificio di medici, infermieri, collaboratori sanitari.

12 maggio, Giornata Internazionale dell’Infermiere

Si celebra in tutto il mondo ogni 12 maggio, nello stesso giorno in cui cade l’anniversario della nascita di Florence Nightingale, fondatrice dell’infermieristica moderna e del corpo dei volontari della Croce Rossa. La giornata internazionale dell’infermiere fu istituita nel 1974, al fine di valorizzare il contributo di queste figure professionali.

Gli infermieri sono la spina dorsale del sistema sanitario: il loro ruolo è fondamentale negli ospedali e nel rapporto con i malati e le famiglie sul territorio. La loro professione è stata quella più colpita durante l’emergenza dimostrandosi una delle categorie che hanno dimostrato il proprio valore per il suo servizio all’intera comunità. Il volto provato degli infermieri, solcato dai segni delle mascherine è diventato il simbolo dell’impegno per affrontare l’emergenza Covid-19.

Non sono tuttavia mancati i casi di violenza e aggressione nei loro confronti, insieme a medici e OSS.

Medici Infermieri
Alcune delle locandine realizzate per omaggiare l’attività del personale medico in questi anni di pandemia

Ecco l’intervista a Rosario.

Rosario Grasso parlaci in breve del tuo percorso

« Sono diventato infermiere nel 2004, seguendo il corso presso l’Università di Catania. Ho iniziato a lavorare in alcune cliniche private di Catania, poi presso l’ospedale Vittorio Emanuele, poi 3 anni all’Humanitas; definitivamente dal 2010 sono all’Arnas Garibaldi, nel reparto di Neurologia-Stroke che a causa della pandemia è stato trasformato in reparto-Covid; oggi il reparto in cui lavoro è tornato ad essere operativo finalmente per la cura dei pazienti neurologici ».

Rosario Grasso non nasconde la difficoltà che ha trovato nell'assistere i pazienti covid bardato quotidianamente con tuta, mascherine e altre protezioni quotidianamente e per molte ore
Rosario Grasso non nasconde la difficoltà che ha trovato nell’assistere i pazienti covid bardato quotidianamente con tuta, mascherine e altre protezioni per molte ore

Quali sono le attività che più frequentemente svolgi durante un turno lavorativo?

« Il mio è un reparto di degenza che si svolge su 3 turni, mattina, pomeriggio e Notte! Le attività che svolgo durante il mio un turno lavorativo sono: la somministrazione di terapia ai pazienti, la totale assistenza e il controllo delle loro condizioni e necessità insieme ai colleghi Infermieri e Oss . Assisto pazienti in particolari condizioni.
I pazienti nueurologici sono per la maggior parte allettati e hanno un continuo bisogno di assistenza, terapia, controllo dei parametri Vitali ecc.
.».

Lavorare in ospedale per te è: una passione, una missione, una ‘professione’ o… tutte e tre le cose?

« Per me lavorare in ospedale è un insieme di vari aspetti , come ben dici nella tua domanda, una missione, una passione e una professione! Coniugare insieme tutti e tre questi aspetti è l’unico modo per fare al meglio il nostro lavoro di infermier. Cero è sempre difficile ciò! Sappiamo quanto è difficile, quanto gratificante, quanto pesante e pieno di sacrifici. Ci sono casi in cui a volte non siamo gratificati abbastanza! Ma andiamo avanti! ».

Rosario Grasso, sei stato protagonista di un soccorso particolare?

« Ultimamente non sono stato protagonista di un soccorso particolare, ma ovviamente, chi lavora in ospedale come me è ogni giorno testimone di casi di soccorso gravi e problemi nati per l’aggravamento di alcuni pazienti. Coniugando gli interventi fra infermieri, Oss e medici cerchiamo di evitare il peggio, siamo sempre presenti per assistere nel migliore dei modi paziente , il nostro obiettivo è la sua salute!».

Rosario Grasso, infermiere che abbiamo intervistato in occasione della Giornata internazionale dell'infermiere che si celebra ogni 12 maggio
Rosario Grasso, infermiere che abbiamo intervistato in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere che si celebra ogni 12 maggio.

Rosario quali sono le problematiche che più spesso un infermiere si trova ad affrontare?

« Le problematiche che un infermiere si trova più spesso si trova ad affrontare riguardano soprattutto la carenza di personale, cosa che avviene abbastanza frequentemente in ogni qualsiasi ospedale d’Italia. Questo spesso comporta un rallentamento nella nostra attività di assistenza completa al malato».

Tante sono le sfide fisiche e psicologiche dei pazienti. Qual è la tua esperienza in terapia intensiva durante il COVID?

« Lavorare nel reparto dedicato alla cura dei pazienti affetti dal Covid è stata davvero una sfida fisica e psicologica per me e i miei colleghi! La difficoltà maggiore è stata lavorare bardato quasi quotidianamente con tute, maschere Fp3, occhiali e altre protezioni per molte ore. Ammetto che non è stato facile. Dare assistenza ai pazienti senza avere la possibilità di respirare, vedere bene, bere o andare in bagno, avere a che fare con il sudore è stata veramente arduo. A fine turno sembrava di aver fatto una maratona!
Non si riesce a lavorare con tanta lucidità ma l’impegno, l’assistenza e la passione non sono tuttavia mai mancate per il bene del paziente
. Molto difficile è stato anche veder pazienti intubati soffrire o addirittura morire, nonostante l’impegno di tutti nel volerli salvare! ».

Quali invece i momenti migliori e più soddisfacenti?

« I momenti migliori e più soddisfacenti sono il sorriso, il ringraziamento o l’apprezzamento dei pazienti o dei familiari degli assistiti per averli aiutati durante il ricovero. Non nascondo la soddisfazione quando i pazienti, con cui si instaurano un dialogo e una conoscenza, escono dalla degenza e sono felici di tornare a casa con le proprie gambe! A noi infermieri e parlo sicuramente per la maggior parte, basta poco per essere gratificati! Questa è “la benzina” per la nostra professione! ».

Cosa trovi gratificante di questo lavoro?

« Di gratificante nel mio lavoro, come già detto, c’è tutto ciò che i pazienti ci trasmettono dopo averli supportati durante la malattia , il ricovero o un’ urgenza! ».

Rosario Grasso quanto è cambiato il ruolo dell’Infermiere negli ultimi anni e perché?

« Il ruolo dell’infermiere è cambiato tanto negli ultimi anni , e posso dire che è ancora in continuo cambiamento! Adesso anche la formazione degli infermieri , negli ultimi anni, si è modificata! E’ soprattutto cambiato il tipo di approccio al paziente e il modo di lavorare con sempre più nuove e innovative attrezzature e tecnologie! Oggi c’è molta professionalità!».

Questo quello che ci ha raccontato Rosario, questo ciò che vive quotidianamente in una professione in cui servono competenza, empatia, dedizione e sacrificio.

Grazie a tutti coloro che operano nell’assistenza medica!

Intervista a Rosario Grasso, infermiere per passione ultima modifica: 2022-05-12T10:08:05+02:00 da SABRINA PORTALE

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