La Chiesa Sant’Agata al Borgo è una fusione di fede e credenze popolari, una delle Chiese più importanti del circuito Agatino.
La Chiesa Sant’Agata al Borgo si trova in Piazza Cavour, nel quartiere “Borgo” che nacque a seguito della terribile eruzione nel 1669. La lava uscita dal cratere di Nicolosi arrivò fino alla parte nord di Catania e la devastazione di campi e case fu inevitabile. Per fortuna il vescovo di Catania Michelangelo Bonadies donò alcuni terreni agli sfollati che trovarono così la forza di ricominciare una nuova vita. Così la prima chiesetta fu eretta proprio in quel nuovo quartiere che aveva il nome di Piano delle Forche. La chiesa fu da sempre dedicata a Sant’Agata, la Santa patrona della città.
L’arte all’interno della Chiesa
La costruzione attuale è quella innalzata dopo il terremoto del 1693. I cittadini vollero ricostruire la chiesa nello stesso luogo di quella distrutta. La Chiesa ha al suo interno bellissimi pezzi d’arte ed è abbellita dagli affreschi del pittore acese Lo Coco. Nella zona presbiterale sono narrate le storie della giovane martire Sant’Agata, in particolare: l‘incontro con il magistrato, La visita di San Pietro in carcere, il martirio, l’inconorazione in un tripudio di angeli e nuvole.
Ai lati dell’organo ci sono due medaglioni che narrano l’episodio leggendario dei fratelli Pii, i fratelli che salvarono i propri genitori scappando dalla lava. E ancora, le icone che raccontano le stazioni della Via Crucis e la statua della Vergine con il proprio figlio morto tra le braccia che è davvero suggestiva. Entrando sulla destra vi è anche un mezzo busto della Santuzza, che la ritrae nel suo candido splendore.
Chiesa di Sant’Agata al borgo: l’alba del sei febbraio
La chiesa di Sant’Agata al Borgo è un simbolo di fede e forza per i catanesi, come quando nel 1908 il popolo catanese si riunì davanti a questa Chiesa portato in processione il Velo Agatino per pregare a seguito del terremoto che distrusse Messina e Reggio Calabria.
Il giorno di Sant’Agata la processione religiosa, dopo aver superato la Via Etnea e via Caronda, giunge in Piazza Cavour dove vengono fatti esplodere bellissimi fuochi di artificio. La Santa si ferma davanti alla Chiesa ed è un momento di forte emozione. Nei giorni precedenti la piazza si riempie di odori e varie bancarelle: caramelle, biscotti, zucchero filato, mele caramellate, la calia, i semi tostati, il celeberrimo torrone catanese, i camion dei panini e le bevande.